Politiche di sostegno alla non autosufficienza e agli anziani, contrasto alla povertà materiale e educativa, politiche giovanili, accoglienza e cooperazione allo sviluppo, cultura: si tratta in sostanza di tutto ciò che va sotto il nome di “politiche sociali”, settore che registra una continua crescita di cittadini del nostro Paese impegnati in esso o come lavoratori o come volontari, con un impatto assai significativo anche sul PIL (Prodotto Interno Lordo).
Sono stati questi i punti principali discussi in un incontro con il presidente del Consiglio Giuseppe Conte da una delegazione del Forum Nazionale del Terzo Settore, l’organismo che attraverso 87 grandi reti, tra cui anche la FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), rappresenta oltre il 40% degli Enti Non Profit italiani
Più specificamente, tra i vari temi affrontati vi sono stati quelli riguardanti lo stato di attuazione della Riforma del Terzo Settore, la necessità di approntare un modello di gestione dei fenomeni migratori che vada oltre l’emergenza, per coniugare l’accoglienza con l’integrazione e la cooperazione allo sviluppo, oltre all’esigenza di rafforzare ulteriormente le azioni di contrasto alla povertà, con misure che consentano di raggiungere anche alcune categorie di persone ad oggi escluse, come ad esempio i senza dimora.
Ed è stata posta sul tavolo anche la necessità di aumentare le risorse per il finanziamento delle attività del Terzo Settore che hanno una grande ricaduta sul territorio, soprattutto nelle aree di maggior disagio sociale.
«Si è certamente trattato di un’occasione preziosa – commenta Claudia Fiaschi, portavoce del Forum – per presentare al Presidente del Consiglio le proposte e le esperienze del Terzo Settore su temi cruciali per la coesione sociale del Paese». (S.B.)
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