Il tempo del pane e della vita indipendente: Il Forno di Vincenzo è una realtà

«”Il forno di Vincenzo” – com’è stato detto – è una sperimentazione sociale che rimodula welfare e criteri assistenziali, sottolineando un nuovo modello di protagonismo attivo e autodeterminazione delle persone con disabilità»: e ora quel progetto nato a Eboli (Salerno), che ha per protagonista un giovane con disabilità intellettiva, ma che sa sfornare «un pane buono, sano, etico e ricco di significato», diventa una splendida realtà solida e strutturata, dopo che il Sindaco della città campana ha consegnato le chiavi dei locali messi a disposizione dal Comune per l’attività di panificazione

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Prendersi cura di chi si prende cura

«Un momento formativo per fare il punto su molte delle problematiche che quotidianamente vengono affrontate non solo dai pazienti, ma soprattutto da chi li assiste. La figura del caregiver, infatti, ha bisogno non solo del supporto dell’intera rete sociale e ambientale per una presa in carico a trecentosessanta gradi  ma anche di riconoscimento e tutela». Viene presentato così il convegno “Lo sguardo sul caregiver: prendersi cura di chi si prende cura”, organizzato per il 9 a Genova dalla UILDM locale (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare)

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Il Festival della Cultura Paralimpica

Tre giornate di racconti, testimonianze, dibattiti, confronti e mostre, con i protagonisti del mondo dello sport paralimpico e con coloro che si occupano di questo tema dal punto di vista scientifico, sociale, sportivo e comunicativo: sarà questo, da domani, 5 novembre, a giovedì 7, il Festival della Cultura Paralimpica 2019, ospitato dalla città di Padova, iniziativa voluta dal CIP (Comitato Italiano Paralimpico), per promuovere lo sport come strumento di inclusione, benessere e per il superamento di ogni forma di barriera, fisica e culturale

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La storia di Omar, che aiuta a dare un senso al proprio dolore

«Ci sono storie come quella di Omar Spurio – scrive Antonio Giuseppe Malafarina – che tendendo al peggio e smentendosi con successo sono belle da raccontare. Sono testimonianze che ti spingono a pensare: ma che diritto ho io a lamentarmi di fronte a esperienze tanto difficili affrontate con una forza d’animo incredibile? Ogni dolore merita il suo rispetto e ogni dolore ha la sua dimensione, ma pensare a quello che ci manca invece che a quello che si ha è un invito all’autolesionismo. Bella la lezione di Omar: diamo un senso al nostro dolore»

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Servirà un “aggiustamento” alla Legge sull’amministratore di sostegno?

«Quindici anni dopo la Legge 6/04, che ha introdotto in Italia l’istituto dell’amministratore di sostegno, i princìpi che l’hanno ispirata e le finalità di essa sono realmente diventati pratica concreta dei soggetti cui è demandata l’applicazione? Sono stati conseguiti gli obiettivi voluti? Oppure serviranno nuovi appropriati interventi, per adeguare la pratica ai princìpi?». Ruoterà attorno a tali quesiti l’incontro pubblico del 9 novembre a Vicenza, promosso dalla componente locale della FISH Veneto, cui parteciperà anche Paolo Cendon, ritenuto a buona ragione il “padre” della Legge 6/04

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Sindrome X Fragile: i tanti significati di una X

«Non tanto e non solo “X” come il cromosoma da cui parte la sindrome, quanto “X” come incognita, come qualcosa da svelare e da scoprire e al quale ciascuno deve essere libero di attribuire un significato dopo avere avuto a che fare con persone che hanno la sindrome X Fragile»: lo dichiara Alessia Brunetti, presidente dell’Associazione Italiana Sindrome X Fragile, lanciando in questi giorni la campagna denominata “X COME”, intelligente operazione culturale, centrata su due parole chiavi fondamentali, quali la bellezza e la scoperta dell’altro

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Il Piano Educativo Individualizzato non si tocca: una Sentenza della Cassazione

Con un pronunciamento che costituirà un prezioso precedente giurisprudenziale, la Corte di Cassazione ha confermato un’Ordinanza del Tribunale di Caltanissetta, che aveva disposto la cessazione della condotta discriminatoria da parte di un Comune ai danni di un minore con autismo iscritto alla scuola dell’infanzia. Quel Comune, infatti, aveva assicurato solo 10 delle 22 ore di assistenza all’autonomia e alla comunicazione stabilite dal PEI (Piano Educativo Individualizzato). Alla base della decisione la Legge 67/06, che tutela le persone con disabilità da ogni discriminazione

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