Nel proporre le proprie prime istanze riguardanti la prossima Legge di Bilancio, già la FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) – come abbiamo riferito proprio ieri – aveva toccato, tra gli altri temi, quello di un’ulteriore incentivazione fiscale per gli interventi di rimozione o superamento della barriere architettoniche negli spazi comuni.
Su questioni analoghe si esprime oggi anche l’Auser, la nota Associazione di Volontariato e Promozione Sociale, impegnata nel favorire l’invecchiamento attivo degli anziani e nel valorizzare il loro ruolo nella società.
«Quando l’ascensore è rotto – sottolineano infatti dall’Auser – per molti anziani significa non poter uscire di casa. Per non parlare di quegli edifici per lo più molto datati dove l’ascensore proprio non c’è».
«In un’Italia sempre più vecchia e urbanizzata – dichiara in tal senso il presidente nazionale dell’Associazione Enzo Costa – troppe barriere architettoniche minano la qualità di vita delle persone anziane. Per questo proponiamo che nella manovra economica attualmente allo studio, il bonus fiscale per l’abbattimento delle barriere architettoniche venga portato dall’attuale 50% al 70% come detrazione IRPEF per l’installazione di ascensori o per la loro messa a norma».
«10 milioni di anziani vivono in case di proprietà – si legge ancora nella nota diffusa dall’Auser -, ma non si tratta certo di abitazioni recenti. Ben il 70% di queste case ha più di 50 anni, mentre nel 20% dei casi sono ancora più vecchie, e solo il 10% è stato realizzato dopo il 1992. Questo comporta una serie di problematiche strutturali legate all’agibilità degli stabili che, seppur in buone condizioni, sono dotati di impianti vecchi, fuori norma in materia di sicurezza e in cui sono presenti barriere architettoniche di ogni tipo, rendendo pertanto necessari interventi di messa in sicurezza». (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Ufficio Stampa e Comunicazione Auser Nazionale (Giusy Colmo), ufficiostampa@auser.it.