In Bolivia, così come in tutto il resto del mondo, la retinopatia del prematuro (ROP) è la prima causa di cecità neonatale evitabile: ogni anno sono a rischio oltre 15 milioni di neonati prematuri.
Nella maggior parte dei casi la ROP è causata dalla scarsa maturazione dei tessuti oculari e dall’esposizione all’ossigeno dell’incubatrice, un trattamento per altro indispensabile per la sopravvivenza e necessario per permettere ai polmoni dei nati prematuri di respirare, ma che rischia di renderli ciechi per sempre a causa della complicanza finale di questa forma di retinopatia, vale a dire il distacco della retina.
In occasione della Giornata Mondiale della Prematurità del 17 novembre, CBM Italia – componente nazionale dell’organizzazione umanitaria impegnata nella cura e nella prevenzione della cecità e disabilità evitabile nei Paesi del Sud del mondo – lancerà una campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi proprio sulla ROP.
«La retinopatia del prematuro – spiega Massimo Maggio , direttore di CBM Italia – è ubiquitaria, ma colpisce soprattutto i Paesi a medio reddito, come quelli dell’America Latina. Qui, dal 2014, la nostra organizzazione è presente con progetti di prevenzione e cura, dapprima in Colombia, dove, grazie al nostro intervento, la ROP è diminuita passando dal 18% all’1,7%. Per questo abbiamo esteso il nostro impegno a Bolivia, Paraguay e Guatemala, sviluppando un modello d’intervento che mira ad aumentare il numero dei neonati prematuri visitati, a formare medici e infermieri locali, a creare un modulo di trattamento per la corretta gestione della malattia e a sensibilizzare le famiglie dei bambini sull’importanza delle visite di controllo».
La ROP, dunque, è una malattia subdola, che non ha né un’insorgenza né un decorso prevedibile. È necessario pertanto uno screening massivo dei nati pretermine e un monitoraggio costante dei bambini a rischio attraverso l’esame del fondo oculare.
Se individuata in tempo può essere trattata, entro le quarantotto ore, con il laser, preservando così la visione. Se invece la diagnosi è tardiva e la malattia è avanzata, è necessaria un’operazione chirurgica, che aumenta considerevolmente sia le probabilità di insuccesso dell’intervento sia quelle di cecità del bambino.
A causa della complessità della malattia e degli alti rischi nel trattare pazienti così piccoli, nel mondo solo lo 0,5% dei medici oculisti si occupa della ROP. (A.F. e S.B.)
A questo link sono disponibili tutte le notizie e gli approfondimenti sulla campagna di CBM Italia rivolta ai Paesi dell’America Latina e in particolare alla Bolivia. Per ulteriori informazioni: Ufficio Stampa CBM Italia (Anita Fiaschetti), anita.fiaschetti@cbmitalia.org.
Articoli Correlati
- Per sconfiggere la retinopatia del prematuro in America Latina Per questo Natale CBM Italia, componente nazionale dell’organizzazione umanitaria nata nel 1908 e impegnata nella cura e nella prevenzione della cecità evitabile nei Paesi del Sud del mondo, ha volto…
- Nuove proposte riabilitative per i bambini italiani con disabilità L'orizzonte della riabilitazione del bambino con disabilità sta profondamente cambiando, grazie soprattutto all'incalzare dei risultati della ricerca scientifica, che mette a disposizione nuove cure e nuove conoscenze, come quelle sulla…
- L'integrazione scolastica oggi "Una scuola, tante disabilità: dall'inserimento all'integrazione scolastica degli alunni con disabilità". Questo il titolo dell'approfondita analisi prodotta da Filippo Furioso - docente e giudice onorario del Tribunale dei Minorenni piemontese…