Legge Finanzaria, mobilità e disabilità: un appello dell’ANGLAT

di Roberto Romeo*
«Il tema della mobilità per le persone con disabilità dev’essere centrale nelle politiche del Governo. È per questo che come Associazione Nazionale di tutela del diritto alla mobilità delle persone con disabilità stesse, auspichiamo che nella Legge Finanziaria ora in discussione vengano stanziati fondi che sostengano realmente la libertà di movimento, l’accessibilità delle città e dei servizi di trasporto pubblico»: lo dichiara Roberto Romeo, presidente dell’ANGLAT, in un appello rivolto al presidente del Consiglio e ai Parlamentari tutti, in vista della prossima Legge di Bilancio
Giovane in carrozzina di fronte a numerosi ostacoli in una città
Le città del nostro Paese sono ancora troppo spesso “a ostacoli”, per le persone con disabilità

Nella Legge Finanziaria in discussione, le persone con disabilità attendono che la mobilità trovi finalmente il suo giusto spazio, in coerenza con quanto enunciato nel programma del Governo Conte bis.
Il tema della mobilità per le persone con disabilità dev’essere infatti centrale nelle politiche del Governo. È per questo che come Associazione Nazionale di tutela del diritto alla mobilità delle persone con disabilità stesse, auspichiamo che nella Finanziaria ora in discussione vengano stanziati fondi che sostengano realmente la libertà di movimento, l’accessibilità delle città e dei servizi di trasporto pubblico.
Pensiamo in tal senso alla Banca Dati Nazionale dei CUDE [Contrassegno Unificato Disabili Europeo, N.d.R.] e agli accessi alle Zone a Traffico Limitato (ZTL), ma anche al contrasto agli abusi e alla lotta ai cosiddetti “furbetti del contrassegno”, all’adeguamento della normativa fiscale nel settore delle auto, con l’inserimento delle vetture elettriche, al noleggio a lungo termine e al leasing.
Pensiamo inoltre a quei servizi di trasporto fondamentali per i cittadini con gravi o plurime disabilità, non in grado di guidare, ma comunque portatori di diritti e di dignità che non possono essere lasciati indietro.

Servono risorse che intervengano su questi come su tutti i settori della vita dei cittadini con disabilità, nel rispetto della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, ratificata dall’Italia con la Legge 18/09, che a dieci anni dalla sua entrata in vigore, non può essere più disattesa.
E in parallelo va sostenuta ogni azione di sensibilizzazione della cittadinanza, sulla cultura del rispetto e del diritto alla mobilità.

Come ANGLAT, dunque, rivolgiamo un appello al Premier, ai Parlamentari e ai Senatori della Repubblica, di sostenere queste nostre richieste, dando un segno tangibile di attenzione verso i sette milioni e mezzo milioni di cittadini con disabilità e i loro nuclei familiari.

Presidente nazionale dell’ANGLAT (Associazione Nazionale Guida Legislazioni Andicappati Trasporti), vicepresidente nazionale della FAND (Federazione tra le Associazioni Nazionali delle Persone con Disabilità), membro del Consiglio Nazionale del FID (Forum Italiano sulla Disabilità).

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