Dieci anni di tasselli aggiunti al complesso puzzle della SLA

Gli ultimi progressi compiuti dai ricercatori italiani sulla SLA (sclerosi laterale amiotrofica), le strategie più promettenti e le prospettive future della ricerca: di questo e altro si parlerà domani, 22 novembre, e sabato 23, a Milano, durante l’edizione 2019 del convegno scientifico promosso annualmente dall’ARISLA (Fondazione Italiana di Ricerca per la SLA), intitolato, per l’occasione, “10 anni insieme, alleanza concreta per nuove prospettive di ricerca: speranza reale per un futuro senza SLA”
Puzzle con pezzi colorati
È ancora complesso il puzzle della SLA, ma grazie anche ai finanziamenti dell’ARISLA, la ricerca ha compiuto in questi anni importanti passi in avanti

Degli ultimi progressi compiuti dai ricercatori italiani sulla SLA (sclerosi laterale amiotrofica), delle strategie più promettenti e delle prospettive future di ricerca si parlerà domani, 22 novembre, e sabato 23, a Milano, durante l’edizione 2019 del convegno scientifico promosso annualmente dall’ARISLA (Fondazione Italiana di Ricerca per la SLA), intitolato 10 anni insieme, alleanza concreta per nuove prospettive di ricerca: speranza reale per un futuro senza SLA.

«Questa due giorni – spiegano dall’ARISLA – sarà particolarmente significativa per la nostra Fondazione, che vi celebrerà il suo decimo anniversario dal lancio del primo bando di ricerca. Dal 2009, infatti, perseguiamo con impegno la nostra mission al fianco dei ricercatori, con i quali nel tempo abbiamo instaurato un’alleanza concreta che ha prodotto importanti risultati nella ricerca, allo scopo di incidere concretamente sul decorso di questa gravissima malattia neurodegenerativa che nel nostro Paese colpisce circa 6.000 persone e per la quale ad oggi non esiste una terapia efficace».
Il convegno di Milano, dunque, al quale parteciperanno ricercatori italiani ed esperti internazionali, si porrà innanzitutto l’obiettivo di illustrare lo stato dell’arte della ricerca sulla SLA e di condividere i progressi compiuti dai progetti finanziati dalla Fondazione. Verranno inoltre offerti preziosi spunti di riflessione per meglio comprendere il posizionamento della ricerca italiana in àmbito internazionale ed elaborare insieme ai principali interlocutori della Fondazione le strategie future per lo sviluppo della ricerca sulla SLA, per dare al più presto risposte ai bisogni dei pazienti.
Proprio pochi giorni fa, del resto, l’ARISLA ha annunciato i progetti finanziati con il proprio Bando 2019, aperto la scorsa primavera per selezionare la migliore ricerca scientifica in Italia sulla malattia.
Sarà esattamente di 807.000 euro l’investimento complessivo erogato dalla Fondazione per i sei nuovi progetti di ricerca di base e preclinica giudicati meritevoli di finanziamento dalla Commissione Scientifica Internazionale, coinvolgendo dieci gruppi di ricerca distribuiti tra Milano, Roma, Genova e Palermo (nel box in calce indichiamo il link al quale se ne può consultare una sintesi).

«Siamo felici di arrivare al significativo traguardo dei dieci anni – dichiara Mario Melazzini, presidente dell’ARISLA – annunciando un nuovo finanziamento con cui ci confermiamo come il principale ente non profit in Italia che investe sulla ricerca sulla SLA. Per noi è fondamentale garantire la continuità al lavoro dei ricercatori e allo stesso tempo dare fiducia ai più giovani e alle idee più innovative. E con questi sei nuovi progetti portiamo avanti la nostra mission, aggiungendo conoscenza sulla malattia, anche in àmbiti ancora poco esplorati, per sviluppare nuovi potenziali approcci terapeutici. Siamo convinti, infatti, che nel nostro Paese la ricerca sia viva e meriti di essere sostenuta: grazie al nostro impegno in questi dieci anni sono stati investiti oltre 11,6 milioni di euro per la ricerca, finanziati ben 72 progetti e supportati circa 130 ricercatori su tutto il territorio italiano. Numeri che si sono tradotti in importanti risultati riconosciuti a livello internazionale, come racconteremo nei prossimi giorni a Milano, a cui si aggiungono i nuovi finanziamenti del 2019. È pertanto importante non fermarsi e continuare a supportare ricerca eccellente per il bene della comunità dei pazienti».

«I progetti recentemente approvati – aggiunge Anna Ambrosini, responsabile scientifico dell’ARISLA – sono stati selezionati tra le 76 proposte presentate dopo un’attenta valutazione basata su merito scientifico, originalità e innovatività, criteri su cui si fonda da sempre il processo di selezione dell’ARISLA. Gli studi finanziati hanno l’obiettivo di approfondire i meccanismi che conducono alla degenerazione dei motoneuroni e individuare nuove modalità di intervento terapeutico per modificare la progressione della malattia. Alcuni studieranno anche le alterazioni del sistema immunitario e il ruolo del muscolo e delle cellule gliali che supportano la corretta funzionalità dei motoneuroni. Grazie a questi progetti potremo quindi aggiungere nuovi tasselli al complesso puzzle dalla SLA e avvicinare sempre più la ricerca al fine ultimo di trovare delle terapie efficaci per le persone con SLA».

Per quanto riguarda infine il programma delle due giornate di Milano, mentre la prima sarà per lo più centrata su relazioni di carattere scientifico, la seconda presenterà tra l’altro una tavola rotonda moderata dal giornalista Franco Di Mare, cui parteciperanno il citato Mario Melazzini, il presidente della Fondazione Cariplo Giovanni Fosti, il presidente dell’AISLA (Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica) e della Fondazione Vialli e Mauro Massimo Mauro e il direttore generale della Fondazione Telethon Francesca Pasinelli. (S.B.)

A questo link è disponibile il programma completo del convegno di Milano (si potrà seguirlo in diretta streaming a questo link). A quest’altro link vi è invece una sintesi dei sei progetti approvati nel quadro del Bando ARISLA 2019. Cliccando qui, infine, si accede ad un’ampia scheda dedicata a dieci anni di lavoro dell’ARISLA.
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Ufficio Stampa ARISLA (Tiziana Zaffino), tiziana.zaffino@arisla.org.

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