Premiato il lavoro di Varsavia per diventare più accessibile

Varsavia, capitale della Polonia, Castellón de la Plana (Spagna) e Skellefteå (Svezia) sono le città classificatesi ai primi tre posti nella decima edizione dell’“Access City Award”, iniziativa lanciata nel 2010 dalla Commissione Europea, in partnership con il Forum Europeo sulla Disabilità, per dare visibilità e premiare quelle città che abbiano preso iniziative esemplari, volte a migliorare l’accessibilità nell’ambiente urbano per le persone con disabilità. Altri premi speciali sono andati a Évreux (Francia), Tartu (Estonia) e Chania (Grecia)

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Accessibilità e benessere ambientale: presentato a Milano il Centro Regionale

Frutto di un progetto promosso e sostenuto dalla LEDHA (Lega per i Diritti delle Persone con Disabilità), dal Comune di Milano e dalla Fondazione Cariplo, è stato presentato recentemente nel capoluogo lombardo il CRABA (Centro Regionale per l’Accessibilità e il Benessere Ambientale), primo centro di riferimento tecnico attivo in Lombardia, che fornisce gratuitamente informazione, consulenze e supporto nella progettazione di ambienti accessibili, rivolgendosi alle persone con disabilità e ai loro familiari, ma anche ai tecnici e ai progettisti che lavorano presso Enti Pubblici e Privati

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Al “Torino Film Festival” nemmeno l’ombra di un film a resa accessibile

«Non è accettabile – scrive Paolo De Luca – che al recente “Torino Film Festival”, nell’àmbito del quale, tra l’altro, è stato presentato il “Manifesto per l’accessibilità e la fruizione in autonomia del patrimonio culturale cinematografico”, tra 149 film in programma non ve ne sia stato nemmeno uno a resa accessibile. Ma non era stato proprio il “Guest Director” di tale manifestazione, Carlo Verdone, a dire due anni fa, sempre a Torino, che si sarebbe “impegnato personalmente, anche con colleghi e produttori, perché i film vengano resi accessibili alle persone con disabilità sensoriale”?»

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Quando e come nacque il movimento delle persone con disabilità

«Il movimento per i diritti delle persone con disabilità – scrive Enrichetta Alimena – si sviluppa in un momento storico cruciale per le rivendicazioni sociali e tuttavia non è stato affatto individuato come tale, ed è stato scarsamente studiato, nonostante si sia trattato di un movimento ampio, anche se non omogeneo. Scrivere e diffonderne la storia significa contribuire a far crescere la coscienza sociale su questo tema»: lo ha fatto la stessa Alimena nella sua ottima tesi di laurea “Il movimento delle persone con disabilità motorie negli anni ’70”, ampiamente sintetizzata qui di seguito

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Lo sport per tutti protagonista al “Gusto del buio” di Reggio Emilia

Non solo un’esperienza come sempre coinvolgente e utile per sensibilizzare sulle difficoltà che le persone con problematiche visive gravi affrontano nella loro vita quotidiana, ma anche, in questo caso, una preziosa occasione per fare il punto sullo sport quale importante veicolo di aggregazione e inclusione, guardando in particolare alle discipline fruibili da persone non vedenti e ipovedenti: sarà questo l’evento denominato “Il gusto del buio”, organizzato per la serata di oggi, 6 dicembre, a Reggio Emilia, dall’UICI locale, insieme all’Associazione Sportiva La Ghirlandina

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Spesso è la società a farmi sentire ancora più disabile!

Lo ha detto Francesco Mercurio, presidente del Comitato delle Persone Sordocieche della Lega del Filo d’Oro, in occasione dell’ultima Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità, e ha aggiunto: «Vorrei che alle persone sordocieche fosse riconosciuta la loro disabilità con eguale attuazione su tutto il territorio nazionale e che ovunque, nelle case, negli edifici, per le strade, in TV e sui giornali, fossero già inclusi e previsti gli ausili e gli accorgimenti che garantiscono la piena fruibilità e accessibilità anche alle persone con disabilità fisiche e sensoriali»

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Quattro storie diverse, un unico obiettivo: la vita indipendente

Per Stefano S. lavorare è motivo di orgoglio, a Maria Concetta piacerebbe prepararti un caffè, a Teresa serve una mano per sentirsi utile, Stefano M. vuole poter scegliere il posto in cui vivere: le loro storie, che sono quelle di quattro persone con disabilità coinvolte in Lombardia nel progetto L-inc (Laboratorio-inclusione sociale disabilità), sono state ora raccontate in un video, come deciso da loro stessi, per raccontarsi e raccontare cosa può fare L-inc per loro. Sono quattro storie diverse tra loro, ma con un unico obiettivo: una vita indipendente costruita a partire dai loro desideri

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