Installare una rampa con la pendenza corretta al posto di quei tre gradini che impediscono a una persona anziana di accedere al proprio appartamento. Progettare siti internet accessibili alle persone con disabilità visiva. Allestire mostre d’arte che mettano a disposizione delle persone con disabilità uditive una videoguida in LIS e con sottotitoli. Progettare una sala cinematografica in cui le persone in carrozzina non siano costrette a sedersi in un angolo appartato: sono solo alcuni esempi delle tante sfide che le persone con disabilità, i tecnici e i progettisti devono affrontare quotidianamente per rendere pienamente fruibili alle persone con disabilità gli spazi pubblici e privati delle città. Sfide che richiedono competenze tecniche specifiche e qualificate.
Presentato nel dicembre scorso a Milano, il CRABA (Centro Regionale per l’Accessibilità e il Benessere Ambientale), è il primo centro di riferimento tecnico attivo nel capoluogo lombardo e in tutta la Lombardia, che fornisce gratuitamente informazione, consulenze e supporto nella progettazione di ambienti accessibili.
La struttura si rivolge alle persone con disabilità e ai loro familiari, oltreché ai tecnici e ai progettisti che lavorano presso Enti Pubblici e Privati, ed è il frutto di un progetto promosso e sostenuto dalla LEDHA, la Lega per i Diritti delle Persone con Disabilità che costituisce la componente lombarda della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), dalla LEDHA di Milano, dal Comune di Milano e dalla Fondazione Cariplo.
«Oggi – dichiara Armando De Salvatore, direttore tecnico del CRABA – accade spesso che quando una persona con disabilità o un anziano deve abbattere una barriera architettonica per rendere accessibile la propria casa non sa a chi rivolgersi per ottenere informazioni corrette in merito alla normativa, ai possibili contributi di cui usufruire, alle specifiche tecniche da rispettare. In questi anni, inoltre, abbiamo capito che anche da parte di tecnici e progettisti c’è un grande bisogno di avere un supporto e delle indicazioni corrette per muoversi tra norme spesso di non semplice interpretazione. Il CRABA vuole dare una risposta organica a tutte queste esigenze».
Consulenza e assistenza non si limiteranno per altro al superamento delle barriere architettoniche: il CRABA, infatti, intende fornire un’assistenza a trecentosessanta gradi, per eliminare quelle barriere fisiche, sensoriali o della comunicazione che impediscono alle persone con disabilità motoria, sensoriale intellettiva di vivere e accedere pienamente agli spazi pubblici e privati.
L’attività del nuovo Centro mira pertanto a promuove iniziative volte a favorire il benessere ambientale, la partecipazione sociale, l’accessibilità, la mobilità, la fruibilità, l’autonomia, il comfort, la sicurezza delle persone con disabilità e delle persone che esprimono fragilità e bisogni specifici (ad esempio le persone anziane)
«L’accessibilità – sottolinea Alessandro Manfredi, presidente della LEDHA – è uno dei temi centrali della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità: è la base, infatti, per garantire il diritto alla partecipazione alla vita sociale. Il nostro ordinamento assicura, formalmente, questo diritto e tuttavia c’è ancora molto da fare per garantirne la piena concretizzazione: troppo spesso le persone con disabilità devono fare i conti con barriere architettoniche, ambientali e comunicative».
Il CRABA avvia la propria attività con una sperimentazione della durata di tre anni in collaborazione con l’Assessorato alle Politiche Sociali e Abitative del Comune di Milano, che prevede un progetto pilota su alcuni alloggi del comparto pubblico comunale, ove testare soluzioni progettuali, impiantistiche, spaziali e tecnologiche per migliorare l’accessibilità e orientate ai principi dell’Universal Design (“progettazione universale”), con l’obiettivo di realizzare dei prototipi di alloggi accessibili.
Inoltre, tale collaborazione si articolerà anche su un intervento finalizzato a orientare i cittadini con disabilità nelle progettualità e nell’accesso ai contributi previsti dalla “Legge sul Dopo di Noi” (Legge 112/16) e a supportare i lavori dell’Ufficio Barriere Architettoniche del Comune di Milano”.
È già attivo, infine, il Servizio di Consulenza del CRABA rivolto alle persone con disabilità e ai loro familiari, ai tecnici e ai progettisti di Enti Pubblici e Privati che possono contattarlo telefonicamente o via e-mail (se ne vedano in calce i riferimenti), secondo le modalità indicate sul sito internet di LEDHA.
Parallelamente, il Centro vuole proporsi come punto di riferimento regionale per la costruzione di una rete attiva in tutta in Lombardia che, oltre all’erogazione del medesimo servizio di consulenza e orientamento nelle varie Province, lavori in modo coeso per il raggiungimento di alcuni obiettivi di carattere generale, tra cui la revisione delle normative regionali sull’abbattimento delle barriere architettoniche e sull’accessibilità. (I.S. e S.B.)
Il Servizio di Consulenza del CRABA può essere contattato telefonicamente (02 6570425, dal martedì al giovedì, ore 9.30-13) o via e-mail, scrivendo a: craba@ledha.it. Per ulteriori informazioni e approfondimenti: ufficiostampa@ledha.it (Ilaria Sesana).