Quattro storie diverse, un unico obiettivo: la vita indipendente

Per Stefano S. lavorare è motivo di orgoglio, a Maria Concetta piacerebbe prepararti un caffè, a Teresa serve una mano per sentirsi utile, Stefano M. vuole poter scegliere il posto in cui vivere: le loro storie, che sono quelle di quattro persone con disabilità coinvolte in Lombardia nel progetto L-inc (Laboratorio-inclusione sociale disabilità), sono state ora raccontate in un video, come deciso da loro stessi, per raccontarsi e raccontare cosa può fare L-inc per loro. Sono quattro storie diverse tra loro, ma con un unico obiettivo: una vita indipendente costruita a partire dai loro desideri
L-inc in corto: i quattro protagonisti
I protagonisti dei video dedicati al progetto L-inc

Per Stefano S. lavorare è motivo di orgoglio; a Maria Concetta piacerebbe prepararti un caffè; a Teresa serve una mano per sentirsi utile; Stefano M. vuole poter scegliere il posto in cui vivere: le loro storie, che sono quelle di quattro persone con disabilità coinvolte nel progetto L-inc (Laboratorio-inclusione sociale disabilità), sono state ora raccontate in un video disponibile a tutti (a questo link), perché loro stessi hanno deciso di raccontarsi e di raccontare cosa può fare L-inc per loro.
Sono quattro storie diverse tra loro, ma con un unico obiettivo: una vita indipendente costruita a partire dai loro desideri.

Ci siamo già ampiamente occupati, in questi ultimi anni, di L-inc, progetto nato in Lombardia che si propone di rendere la persona con disabilità protagonista del proprio percorso di vita. Per questo è stato pensato come un laboratorio per sperimentare diverse attività e iniziative sul territorio di Bresso, Cinisello, Cormano e Cusano Milanino (Città Metropolitana di Milano), per mettere appunto al centro la persona con disabilità.
Nata dal progetto Inclusione sociale e disabilità: percorsi di sperimentazione del Budget di Salute, realizzato con il contributo di Fondazione Cariplo, nell’àmbito della terza edizione del Bando Welfare in azione e innovazione sociale, l’iniziativa è stata promossa dall’ANFFAS Lombardia (Associazione Nazionale di Famiglie e Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale, ente capofila), dalla LEDHA (la Lega per i Diritti delle Persone con Disabilità che è la componente lombarda della FISH-Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), dall’IPIS-Insieme per il sociale, dalle Cooperative Sociali Arcipelago, Solaris e Il Torpedone, dall’Università Statale di Milano (Dipartimento di Diritto Pubblico e Sovranazionale), dall’Università di Milano Bicocca (Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale) e dall’UICI Lombardia (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti).
Sono esattamente sessanta le persone alle quali L-inc intende rivolgersi nel corso di tre anni (2017-2020) e, come detto, Stefano S., Maria Concetta, Teresa e Stefano M. sono quattro di loro. (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: ufficiostampa@laboratoriolinc.it (Daniela Mezzela).

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