Vincent ha 16 anni ed è affetto da un grave disturbo della personalità, con il quale la madre Elena si confronta da sempre. Con il tempo ad aiutarla nell’impresa è sopraggiunto il marito Mario, che ha imparato a voler bene a Vincent come a un figlio e l’ha adottato legalmente. Ma quando sulla scena irrompe Willi, il padre naturale del ragazzo che ha abbandonato lui ed Elena alla notizia della gravidanza, quel poco di equilibrio che si era instaurato con un figlio gestibile a stento si rompe, e Vincent trova la via di fuga che cercava, ovvero una tournée nei Balcani in cui padre e figlio avranno modo di scoprirsi a vicenda, fuori dagli schemi e in maniera istintiva.
È la storia di Tutto il mio folle amore, ultimo film di Gabriele Salvatores, liberamente tratto dal libro di Fulvio Ervas Se ti abbraccio non aver paura, a propria volta ispirato alla vicenda reale di Franco Antonello e del figlio Andrea, giovane con disturbo dello spettro autistico.
Sarà questo, domani, mercoledì 11 dicembre, all’Anteo Palazzo del Cinema di Milano (Sala Rubino, ore 19.30), il nuovo interessante appuntamento promosso nell’àmbito della quattordicesima edizione di Cinema senza Barriere®, il progetto di cinema accessibile a tutti, ideato nel 2005 dall’AIACE di Milano (Associazione Italiana Amici Cinema d’Essai), per la direzione di Eva Schwarwwald e Romano Fattorossi, realizzato con la collaborazione dell’UICI (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti) e dell’ENS (Ente Nazionale Sordi), e il sostegno della Fondazione Cariplo.
Anche il nostro giornale ha seguito puntualmente negli anni le varie edizioni della rassegna, il cui scopo generale è appunto quello di promuovere concretamente il diritto di chiunque di andare al cinema, persone non vedenti e non udenti incluse, godendo appieno di uno spettacolo nella stessa sala con persone “normodotate”, grazie all’audiodescrizione e alla sottotitolazione integrata.
Da ricordare anche che con Cinema senza Barriere® l’AIACE promuove al tempo stesso l’utilizzo di loghi che indicano l’accessibilità alle proiezioni per persone con disabilità dell’udito e della vista. (S.B.)
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