«Questo progetto ha messo in evidenza la necessità di costruire una rete dell’accessibilità e il valore di avviare un processo che dal singolo intervento di superamento delle barriere spaziali riesca a traguardare quella qualità complessiva di città e territori, in grado di consentire le relazioni che l’abitare deve avere con la mobilità, le prestazioni della città pubblica, l’ambiente, il welfare sociosanitario, e con le politiche urbane intese in senso ampio».
Lo ha ribadito in diverse occasioni Iginio Rossi, responsabile del progetto Città accessibili a tutti, un’iniziativa di cui ci siamo già più volte occupati nel giornale, promossa dall’INU (Istituto Nazionale di Urbanistica), e caratterizzata, sin dai propri esordi, da un’ampia rete di aderenti e da un approccio realmente a trecentosessanta gradi, che prende in considerazione, oltre alle barriere architettoniche e sensoriali, anche quelle sociali, di genere e culturali, nonché dell’abitare.
In parallelo al progetto, vive l’Associazione Festival per le Città Accessibili, nata per dare vita all’omonimo evento di Foligno (Perugia), che domani, mercoledì 18 dicembre, sarà a fianco della Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica, per promuovere presso la stessa (Villa Umbra, Località Pila, Perugia, ore 10-14) il seminario gratuito e aperto a tutti intitolato Progettare la città e il territorio accessibile a tutti.
Vi parteciperanno vari rappresentanti istituzionali, accademici e professionali, introdotti da Giorgio Raffaelli dell’Associazione Festival per le città accessibili e dal citato Iginio Rossi. (S.B.)
A questo link è disponibile il programma completo del seminario di domani, 18 dicembre, a Perugia. Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Iginio Rossi (rossi@urbit.it).