Alla base di tutto vi è certamente l’articolo 11 della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità (Situazioni di rischio ed emergenze umanitarie), che prescrive agli «Stati di adottare, in conformità agli obblighi derivanti dal diritto internazionale, compreso il diritto internazionale umanitario e le norme internazionali sui diritti umani, tutte le misure necessarie per garantire la protezione e la sicurezza delle persone con disabilità in situazioni di rischio, incluse le situazioni di conflitto armato, le emergenze umanitarie e le catastrofi naturali».
Nello specifico della Calabria, il punto di riferimento è la Delibera di Giunta Regionale n. 135 del 2015 (Approvazione schema di modello d’intervento per il soccorso delle persone non autosufficienti in situazioni di emergenza e relative linee guida regionali nell’ambito della pianificazione nazionale/regionale per il rischio sismico nella regione Calabria. Pianificazione di protezione civile), strumento statico che permette agli operatori del soccorso di avere certezza della tipologia delle varie disabilità, sapendo definire una scala di priorità gerarchica, in base alle specifiche situazioni di gravità.
Più recentemente, nell’aprile di quest’anno, durante una Conferenza di Servizio nel Comune di Casali del Manco (Cosenza), è emerso come il modello di intervento definito in quella Delibera si incroci in maniera trasversale con l’evento stesso e con la realtà che può essere oggetto di una valutazione dinamica nell’immediato da parte dei soggetti addetti al soccorso.
Infine, in una ulteriore Conferenza di Servizio convocata il 25 ottobre scorso dal Comune di Frascineto (Cosenza), per dare seguito all’attività di pianificazione nel settore, si è richiamato direttamente il citato articolo 11 della Convenzione ONU.
In parallelo, la FISH Calabria (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) ha proposto un proprio documento nel quale si afferma che «sicuramente un canale prioritario va pensato per le persone con disabilità attaccate a un macchinario da cui dipende la propria possibilità di sopravvivenza nonché per le persone che vivono da sole in un’abitazione. A seguire va posta l’attenzione sulle pluridisabilità, le disabilità intellettive e relazionali, le disabilità motorie e le disabilità sensoriali, con una particolare considerazione per le persone cieche e a seguire sorde».
Quest’ultima proposta è stata condivisa è fatta propria anche dalla FAND Calabria (Federazione tra le Associazioni Nazionali delle Persone con Disabilità), dall’Associazione SSB (Soccorso Senza Barriere) e dal Forum del Terzo Settore Calabria.
Fin qui la rapida cronistoria di ciò che ha portato il Comune di Frascineto proprio ieri, 17 dicembre, a produrre una Delibera di Giunta Comunale, «con la quale – come si legge in una nota congiunta di FISH Calabria, FAND Calabria e Associazione SSB, sottoscritta dai rispettivi presidenti Nunzia Coppedé, Maurizio Simone e Gianfranco Pisano – è stato approvato il Piano Speditivo di Protezione Civile, ponendo le basi per la gestione dell’emergenza a tutela delle persone con disabilità», recependo, nel proprio modello d’intervento elaborato dall’Ufficio Tecnico Comunale, le proposte contenute nel citato documento della FISH Calabria, condiviso dalla FAND Calabria e dall’Associazione SSB.
«Ringraziamo dunque il sindaco di Frascineto Angelo Catapano – conclude la nota – il vicesindaco Angelo Prioli e il Consiglio Comunale tutto, per l’impegno assunto, che rende il Comune di Frascineto con tutta probabilità il primo in Italia ad avere dato un segno tangibile di tutela delle persone con disabilità. Con tale atto, inoltre, l’Amministrazione Comunale ha posto le basi per un futuro tavolo di lavoro la cui costituzione le nostre organizzazioni chiedono al Capo Dipartimento della Protezione Civile Nazionale, per far sì che questo atto venga adottate in tutte le Regioni Italiane». (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: soccorsosenzabarriere@ gmail.com; fishcalabria@gmail.com.
Per approfondire ulteriormente la materia delle persone con disabilità di fronte ai vari tipi di emergenze, è possibile accedere al nostro testo intitolato Soccorrere tutti significa soccorrere meglio (a questo link), al cui fianco vi è il lungo elenco dei contributi da noi pubblicati in questi anni.