«Chiediamo un contributo per continuare a progettare e studiare sistemi e soluzioni abitative degne e definitive per ragazzi e famiglie che via via saranno pronti a vivere senza i propri genitori, insieme a un gruppo di loro amici e con il sostegno di professionisti esperti nella gestione di gruppi di persone con fragilità. Il modello a cui puntiamo è quello di una serie di casette a non molta distanza l’una dall’altra e connesse tra di loro per quartiere, amicizie, attività e interessi comuni».
Con questo messaggio l’Associazione romana Ylenia e gli Amici Speciali ha lanciato una raccolta fondi nel web (raggiungibile a questo link, nella piattaforma produzionidalbasso), per sostenere il progetto 31 Casette romane, che costituisce l’ideale prosecuzione e l’allargamento di Casetta 31, iniziativa di autonomia abitativa per persone con disabilità intellettiva, condotta negli ultimi anni, rifacendosi alla quale prende origine anche il nome del presente progetto.
«Abitare – spiega Silvana Giovannini, presidente di Ylenia e gli Amici Speciali – non è solo una questione di muri, di metri quadrati o di posti letto, ma è anche e soprattutto una questione di relazioni e di convivenza che fra quelle mura si instaurano. Questo è vero soprattutto per persone con disabilità intellettiva, motivo per cui creare dei gruppi, cioè delle vere e proprie famiglie allargate, una rete di appartenenza intorno al progetto e intorno al tema, ci sembra il miglior modo di occuparci fin da adesso di quel problema che tendiamo a chiamare “il Dopo di Noi”». (S.B.)
Ringraziamo Sandro Paramatti per la segnalazione.
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: info@yleniaegliamicispeciali.org.
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