Quell’esoscheletro destinato ad ampliare i confini della riabilitazione
Grazie a un “esoscheletro antropomorfo”, dispositivo di elevato contenuto tecnologico, utilizzato prevalentemente per permettere il cammino a persone con lesioni midollari, lo spettro della riabilitazione classica potrebbe ampliarsi notevolmente, migliorando le abilità motorie delle persone e garantendo loro una qualità di vita sempre più elevata. Questa possibilità è iscritta in uno studio multicentrico, promosso e coordinato dall’Istituto delle Scienze Neurologiche di Bologna, che avrà nell’Istituto Riabilitativo Montecatone di Imola il principale centro di sperimentazione “quantitativa”