Una Fattoria Sociale, per stare tutti bene, nel cuore della collina torinese

«Questo progetto è nato dalla nostra esperienza quotidiana: ci siamo resi conto di quanto sia bello e importante offrire alle famiglie con bambini con disabilità, che incontriamo ogni giorno, uno spazio di relax in natura in cui trascorrere un weekend lontano dalla città e vivere con altre famiglie occasioni di imparare divertendosi»: a dirlo è Fabrizio Serra, direttore della Fondazione Paideia di Torino, e il progetto di cui parla è quello riguardante la Fattoria Sociale Paideia, recentemente inaugurata a Baldissero Torinese, nel cuore della collina, a meno di mezz’ora dal centro di Torino
Bimbo in braccio al padre alla Fattoria Sociale Paideia di Baldissero Torinese
Un bimbo in braccio al padre alla Fattoria Sociale Paideia di Baldissero Torinese

«Questo progetto è nato dalla nostra esperienza quotidiana: ci siamo resi conto di quanto sia bello e importante offrire alle famiglie con bambini con disabilità, che incontriamo ogni giorno, uno spazio di relax in natura in cui trascorrere un weekend lontano dalla città e vivere occasioni di divertimento con altre famiglie. La Fattoria vuole essere un luogo in cui vivere insieme occasioni di benessere per tutti, con attività rivolte a tutti in spazi accessibili e inclusivi, in continuità con il lavoro da noi svolto in questi anni».
Sono parole di Fabrizio Serra, direttore della Fondazione Paideia di Torino, nata nel 1993 per operare a supporto dei bambini con disabilità e delle loro famiglie, e il progetto su cui si sofferma è quello riguardante la Fattoria Sociale Paideia, recentemente inaugurata a Baldissero Torinese, nel cuore della collina, a meno di mezz’ora dal centro di Torino, uno spazio, come detto, dove le famiglie possano ritrovarsi per apprendere, sperimentare e condividere insieme un’esperienza a stretto contatto con la natura, luogo ideale per offrire occasioni di incontro a grandi e piccoli, con particolare attenzione alle famiglie con bambini con disabilità, nonché per insegnare loro a diventare protagonisti nella cura delle piante e degli animali.

«Sono diverse – spiegano da Paideia – le attività proposte alle famiglie negli spazi della Fattoria Sociale e rispondono a uno degli obiettivi del progetto, che è quello didattico: adulti e bambini possono infatti imparare insieme divertendosi, grazie a laboratori, eventi e giornate a tema per fare esperienze in natura. Ad esempio i più piccoli possono sperimentare l’orto accessibile e conoscere la funzione e il ciclo delle stagioni, così da spegnere per qualche ora le luci e i rumori della città e riempire gli occhi di colore, le orecchie di silenzio, le mani di piante e frutti. Inoltre possono prendersi cura degli animali che popolano la Fattoria, asini, capre, pecore, galline e anatre, oltre a scoprire tutti i segreti della vita delle api».

Per ricevere al meglio i visitatori, la struttura dispone di 400 metri quadrati al coperto con camere fino a sei posti letto, arredate per offrire ospitalità a tutte le famiglie e l’ascensore rende accessibili i piani predisposti all’ospitalità anche alle persone con difficoltà motorie.
Oltre poi ai ricavi derivanti dagli stessi servizi di ospitalità e dalle attività didattiche, la Fattoria può contare soprattutto sull’attività di produzione agricola grazie a circa 4 ettari di terreno (miele, zafferano e frutta).
E ancora, i piccoli visitatori possono ammirare dal vivo anche un vero trattore svolgere il proprio lavoro quotidiano all’interno della Fattoria, grazie a CNH Industrial, che con il suo marchio New Holland e insieme al concessionario Gruppo Racca di Marene (Cuneo), ne ha fornito uno in comodato d’uso gratuito, ideale per le attività frutticole e di orticoltura.

E da ultimo, ma non ultimo, la Fattoria Sociale Paideia è stata pensata anche per ospitare visite di studenti che frequentano scuole di ogni grado, con l’obiettivo di avvicinare anche i più giovani alla scoperta, al rispetto e alla ricchezza dell’ambiente che li circonda e delle sue diversità. (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Claudio Zitoli (czitoli@glebb-metzger.it).

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