È un artigianato, quello della produzione di carta, ormai scomparso, ma che in Liguria ha retto un’economia per più di cinquecento anni e che ora è ritornato ad avere visibilità, rendendo omaggio a un territorio ormai trasformato, ma bisognoso e desideroso di tramandare le sue eccellenze.
Si può sintetizzare così il senso del Museo della Carta di Acquasanta di Mele, nei pressi di Genova, inaugurato nel 1997 a testimonianza appunto dell’antico sapere dell’arte cartaria.
Ma non solo, all’interno della struttura opera infatti Giuseppe Traverso, giovane maestro cartaio, che oltre ad occuparsi di gestire la didattica museale, produce e vende manufatti ripresi in chiave moderna mediante l’uso di tecniche antiche.
Al Museo della Carta di Acquasanta arriveranno nel pomeriggio di domenica 26 gennaio i visitatori guidati dalla consulente culturale Lidia Schichter, che proseguendo il proprio percorso rivolto alle persone con disabilità, dedicherà l’iniziativa – che sarà in ogni caso aperta a tutti – soprattutto alle persone con disabilità visiva, le quali potranno godere appieno di un’esperienza tattile quanto mai significativa e gratificante. (S.B.)
Per ulteriori informazioni: lidiaschichter@gmail.com.
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