L’inclusione delle persone con disabilità attraverso la danza

Si chiama “UNIDANS” ed è un progetto europeo che valorizza l’inclusione delle persone con disabilità attraverso la danza. Ne sono partner lo CSEN (Centro Sportivo Educativo Nazionale) e due organizzazioni di Romania e Spagna. Il 7 e 8 febbraio a Torino e a Collegno è in programma l’evento italiano, che consentirà ai partecipanti di ampliare le proprie conoscenze in merito alle metodologie di insegnamento della danza integrata, un’attività sportiva, espressiva e sociale che rappresenta un’importante opportunità di inclusione per le persone con disabilità, ma che è ancora troppo poco diffusa
Progetto "UNIDANS", Torino
Un evento organizzato a Torino nell’àmbito del progetto europeo “UNIDANS”

Si chiama UNIDANS ed è un progetto europeo che punta a valorizzare l’inclusione delle persone con disabilità attraverso la danza.
Ne sono partner lo CSEN (Centro Sportivo Educativo Nazionale), la Scuola di Formazione Professionale romena Ioan Kunst Ghermănescu di Bucarest e il Club Esportiu Alba di Tarrega (Spagna).
Il 7 e 8 febbraio prossimi a Torino ne è in programma l’evento italiano, nel corso di due giornate, la prima delle quali prevede nel pomeriggio (ore 15) la presentazione pubblica, presso l’Assessorato allo Sport della Città di Torino, mentre la seconda, presso il Blu Hotel di Collegno, sarà un’intera giornata formativa gratuita aperta a tutti i tecnici sportivi interessati ad ampliare le proprie conoscenze in merito alle metodologie di insegnamento della danza integrata, «attività sportiva, espressiva e sociale che – come sottolineano dallo CSEN Piemonte – rappresenta un’importante opportunità di inclusione per le persone con disabilità ad oggi ancora troppo poco diffusa».

Come detto, dunque, nel pomeriggio del 7 febbraio è prevista la presentazione di UNIDANS, a partire da un confronto trasnazionale sullo stato della danza integrata nei rispettivi Paesi di riferimento, per poi giungere alla realizzazione di una guida comune di metodologie e buone pratiche sull’insegnamento della danza in contesti integrati di atleti con e senza disabilità.
Interverranno Andrea Bruni, responsabile nazionale dell’Ufficio Progetti CSEN; Monica Stanescu, Debora Zamillo e Violant Amoros, referenti di progetto rispettivamente in Romania, Italia e Spagna; Barbara Costamagna, psicologa e psicoterapeuta; Luisa Perrero e Maria Baffert, rappresentanti di due realtà territoriali impegnate sul fronte della danza integrata, ovvero le Associazioni torinesi Ballo Anch’io (Associazione Sportiva Dilettantistica) e Baldanza (Associazione Culturale).

Sabato 8, invece, dopo l’intervento della già citata Barbara Costamagna, che si soffermerà sul tema Disabilità e sport: significati e valenza educativa dell’attività sportiva, sarà la volta di Veronica Carluccio dell’organizzazione Ballo Anch’io, che illustrerà le metodologie e tecniche della danza integrata adottate dalla propria realtà associativa, mentre Maria Baffert proporrà ulteriori approcci metodologici alla disciplina, applicati presso la propria Associazione Baldanza.
A chiudere, entrambe le insegnanti tecniche saranno impegnate nello svolgimento di una lezione pratica dimostrativa, insieme ai propri allievi con e senza disabilità.

Realizzato grazie al contributo dell’Unione Europea (Programma Erasmus+) e organizzato dall’Ufficio Progetti CSEN Nazionale, in collaborazione con il l’Ufficio Progetti Regionale CSEN Piemonte e il patrocinio del Comune di Torino, «l’evento – dichiarano gli organizzatori – rappresenterà una grande occasione di crescita e confronto per tutti i tecnici CSEN che vorranno prendervi parte, grazie alla possibilità di arricchire le proprie conoscenze con quelle di relatori di alto livello, fare rete con organizzazioni simili alla propria e scambiare buone pratiche con realtà nazionali diverse, accomunate dalla voglia di fare passi avanti nella direzione di una danza sempre più inclusiva e a portata di tutti». (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: csenpiemonte@gmail.com.

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