Bene Sanremo per le persone sorde

«Sono molto soddisfatto che la RAI abbia deciso di garantire per tutte le cinque serate del Festival di Sanremo il servizio di sottotitolazione in diretta e, novità assoluta, l’interpretazione in LIS (Lingua dei Segni Italiana). È un bel passo avanti, in termini di accessibilità, per rendere il servizio pubblico radiotelevisivo realmente accessibile e far rispettare così i diritti di cittadinanza di tutte le persone sorde»: lo dichiara Giuseppe Petrucci, presidente dell’ENS (Ente Nazionale per la Protezione e l’Assistenza dei Sordi)
Francesco Sarcina e Mauro Iandolo
Il cantante del gruppo Le Vibrazioni Francesco Sarcina, affiancato dall’interprete LIS Mauro Iandolo, durante la prima serata del Festival di Sanremo

«Sono molto soddisfatto che la RAI, in osservanza del Contratto Nazionale di Servizio e in seguito alle numerose riunioni prima con la nostra organizzazione e successivamente all’interno del Comitato di Confronto presso il Ministero dello Sviluppo Economico, abbia deciso di garantire per tutte le cinque serate del Festival di Sanremo il servizio di sottotitolazione in diretta e, novità assoluta, l’interpretazione in LIS (Lingua dei Segni Italiana). È un bel passo avanti, in termini di accessibilità, per rendere il servizio pubblico radiotelevisivo realmente accessibile e far rispettare così i diritti di cittadinanza di tutte le persone sorde»: a dirlo in una nota è Giuseppe Petrucci, presidente dell’ENS (Ente Nazionale per la Protezione e l’Assistenza dei Sordi).
«Ci auguriamo – aggiunge – che questo coraggioso esperimento non rappresenti un unicum e che la RAI replichi un investimento di tal genere, andando ad aumentare il numero di programmi – di attualità, informazione e cultura in primis – tradotti in Lingua dei Segni Italiana, a partire dalle edizioni ordinarie dei telegiornali». (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Ufficio Stampa ENS Nazionale (Lorenzo Pellas), lorenzopellas@gmail.com.

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