«Sono felice per l’approvazione di questa mozione, perché le Linee Guida rappresentano un primo passo per dare risposte efficaci e più uniformi a tante famiglie che si trovano ogni giorno a gestire difficoltà molto significative. La nostra proposta nasce proprio dal dialogo con queste famiglie che abbiamo incontrato più volte. Mi auguro dunque che grazie a questo passaggio, tutti i bambini e ragazzi con ADHD (disturbo da deficit di attenzione e iperattività) possano ricevere un trattamento uniforme nella presa in carico e nelle cure, com’è giusto avvenga da parte del servizio pubblico. Sarà nostra cura, con l’aiuto delle Associazioni e delle Famiglie, collaborare con esperti e uffici competenti per implementare la decisione approvata oggi».
Così il consigliere della Regione Lazio Paolo Ciani commenta l’approvazione all’unanimità, da parte del Consiglio Regionale del Lazio, di una mozione, da egli stesso proposta, volta appunto alla predisposizione di Linee Guida per la corretta presa in carico e il trattamento delle persone con ADHD, iniziativa finalizzata a promuovere, mediante accordi con i competenti servizi sanitari regionali, procedure uniformi per la pressa in carico e la cura dei soggetti affetti da questo disturbo. (S.B.)
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L’ADHD (disturbo da deficit di attenzione e iperattività)
L’ADHD, acronimo inglese che sta per “disturbo da deficit di attenzione e iperattività”, è inserito nel DSM5 [“Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali”, quinta edizione del 2013, N.d.R.] tra i disturbi del neurosviluppo, indicandone una prevalenza di circa il 5% nei bambini e di circa il 2,5% negli adulti.
Il disturbo è caratterizzato da difficoltà di attenzione, di controllo della motricità e da impulsività. Esso, inoltre, può assumere nelle persone diverse traiettorie evolutive, sia a seconda di eventuali altri disturbi associati, sia principalmente per l’appropriatezza/inappropriatezza della presa in carico terapeutica.
Tra le conseguenze più diffuse di un ADHD non trattato vi sono l’abbandono degli studi, la perdita del lavoro, separazioni, frequenti incidenti e ritiro della patente, trascurare la propria salute, fino ad arrivare all’uso di sostanze e al commettere reati.
Per favorire un appropriato percorso di diagnosi e cura per i minori e gli adulti con ADHD, l’AIFA (Associazione Italiana Famiglie ADHD) auspica da tempo al più presto la predisposizione di una normativa nazionale di riferimento, con Linee Guida ministeriali e una legge specifica, analogamente a quanto avvenuto per i disturbi dello spettro autistico e per i disturbi specifici dell’apprendimento (DSA).