La cura dell’epilessia inizia con la diagnosi

In occasione della Giornata Internazionale dell’Epilessia di oggi, 10 febbraio, la FIE (Federazione Italiana Epilessie) e l’Associazione Trenta Ore per la Vita hanno annunciato che il progetto di ricerca “La cura dell’epilessia inizia con la diagnosi”, condotto da alcune prestigiose strutture cliniche del nostro Paese, e sostenuto dalla campagna di raccolta fondi “Trenta Ore per la Vita 2017” e dalla Fondazione Terzo Pilastro Internazionale, è giunto alla fase di completamento dell’esame del DNA che ha coinvolto 150 bambini e i loro genitori, per un totale di 450 persone

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Quel ragazzo con autismo potrà avere una reale opportunità di recupero

«Il Tribunale di Avellino – scrive Claudia Nicchiniello – ha riconosciuto a un ragazzo con una grave forma di autismo il diritto alle cure, ordinando all’ASL di erogare il richiesto trattamento ABA. Auspichiamo ora il recupero di quel minore e il suo reinserimento sociale nei contesti di una vita ordinaria e con una progettualità individuale, augurandoci anche che la positiva soluzione della sua vicenda sia comune a quella di tanti coetanei, che privati di un reale programma psicopedagogico e riabilitativo intensivo in epoca precoce, arrivano all’età adolescenziale del tutto impreparati»

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Il progetto “Tutor Amicale”: “ponti umani” con coetanei in difficoltà

Cinque studenti maggiorenni di un Istituto Scolastico, che grazie a una specifica formazione, diventeranno “incubatori di relazioni”, costruendo cioè occasioni di socialità per altrettanti compagni con disabilità che hanno difficoltà di inclusione. Veri e propri “tutor”, ma ancor più amici delle persone che seguiranno. È questo il progetto “Tutor Amicale”, ideato da Agostino Squeglia, già noto per il suo progetto culturale “Ci riguarda”, e realizzato con il sostegno dell’Istituto Besta di Treviso, del Comune della città veneta, dell’Università di Padova e dell’ULSS 2 Marca Trevigiana

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Patologie croniche o rare e assistenza psicologica: un questionario

«Allo scopo di fare il punto sull’assistenza psicologica erogata o non erogata nei confronti di chi ha una patologia cronica o rara, per capire insieme quali siano i bisogni di assistenza psicologica e come gli psicologi possano rispondere a questo bisogno, abbiamo realizzato questa iniziativa»: così Cittadinanzattiva presenta il questionario finalizzato a raccogliere dati utili ad elaborare un’ampia indagine civica sull’assistenza psicologica, in àmbito di malattie croniche o rare, individuando, Regione per Regione, le criticità sulle quali intervenire e gli aspetti positivi da diffondere

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Oggi più che mai bisogna camminare insieme, per il bene comune

«In questa fase del nostro Paese – scrivono Daniela Trunfio e Stefano Pierpaoli dell’Associazione +Cultura Accessibile – occorre mobilitarsi concentrando le energie non sulla contrapposizione, ma sul vincolo etico, fatto di responsabilità e competenze, che consenta ai cittadini di sentirsi rappresentati in modo limpido e lineare. Con umiltà e infinita passione, noi offriamo il nostro impegno, affinché il prossimo 2 Aprile, Giornata Mondiale per la Consapevolezza dell’Autismo, così come ogni altra ricorrenza e ogni giorno dell’anno, diventi occasione di coesione e di crescita»

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Nove azioni indispensabili per assicurare un buon inserimento lavorativo

Informazione, sensibilizzazione, accoglienza, valutazione, sostegno, orientamento, formazione, tutoraggio e monitoraggio: sono le nove azioni indispensabili nei confronti delle aziende da un lato, delle famiglie, dei lavoratori e degli operatori dall’altro, per assicurare la buona riuscita dell’inserimento lavorativo di una persona con sindrome di Down, così come sono stati elencati dall’AIPD (Associazione Italiana Persone Down), nel corso del convegno conclusivo del progetto “Chi trova un lavoro trova un tesoro”

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Come non difendere i diritti delle persone con disabilità

«Ogni giusta causa diventa ingiusta, se sfocia nella prepotenza e nell’oltraggio cieco. Sforziamoci di sottrarci da questo meccanismo, non voltiamoci dall’altra parte. Facciamolo tutti, anche noi disabili, e non solo quando una persona con disabilità viene offesa, ma anche quando si degenera per “difendere” i nostri diritti»: lo scrive Stefania Delendati, riflettendo sulla vicenda di quell’agente di polizia locale toltosi la vita, dopo essere stato bombardato di insulti in rete, per avere parcheggiato su un posto riservato alle persone con disabilità, ciò di cui si era pubblicamente scusato

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