Leggiamo nel sito del Ministero dell’Istruzione il comunicato stampa riguardante l’Atto di indirizzo politico-istituzionale, sottoscritto dal ministro Lucia Azzolina, che definisce gli obiettivi del Ministero stesso per l’anno 2020.
Tra le priorità compare anche l’attenzione all’inclusione scolastica, ricordando la necessità di colmare i vuoti di docenti di ruolo a causa dei mancati concorsi negli ultimi anni, i corsi di specializzazione per i docenti per il sostegno, la formazione in servizio dei docenti, l’attenzione allo stato giuridico dei collaboratori scolastici.
A tal proposito riteniamo importante formulare alcune richieste chiarificatrici.
Quanto ai concorsi per l’immissione in ruolo di docenti precari, si concorda su tale priorità, purché essi abbiano un’accettabile serietà e non si riducano ad una semplice e automatica immissione in ruolo.
Per quanto concerne poi i corsi di specializzazione per il sostegno, è necessario che i posti disponibili assegnati a talune Università dal recente Decreto Ministeriale 95/20 (addirittura, tra gli altri, 2.000 posti all’Università di Messina e 1.125 posti all’Università Kore di Enna), vengano ripartiti su altri Atenei, perché si nutrono seri dubbi sulla possibilità di specializzare in modo qualificato un così alto numero di aspiranti.
Rispetto invece alla normativa sull’inclusione scolastica, si rivolge un pressante invito al Ministero affinché voglia immediatamente esplicitare nelle normali Ordinanze e Circolari sugli esami alcune modifiche fortemente richieste da tempo e cioè ad esempio:
° il ripristino degli strumenti compensativi per gli alunni individuati con BES (Bisogni Educativi Speciali dai Consigli di Classe che si sottoporranno agli esami di licenza media. La Circolare dello scorso anno, infatti, limita tale diritto solo agli alunni con “certificazione sanitaria di BES”, cosa che riteniamo inaudita e illogica;
° la modifica dell’articolo 15 dell’Ordinanza Ministeriale 90/01, che consente alle famiglie il diritto di pretendere in ogni momento – anche durante il quinto anno di scuola secondaria di secondo grado, il passaggio a un PEI (Piano Educativo Individualizzato) semplificato per obiettivi minimi di alunni che per quattro anni e oltre hanno seguito un PEI differenziato. Tale diritto deve permanere solo durante il primo anno di scuola secondaria di secondo grado e poi dev’essere il Consiglio di Classe a prendere la decisione sul tipo di programmazione da prevedere nel PEI, come avviene per la programmazione scolastica di tutti gli alunni.
E ancora: sui collaboratori scolastici è indispensabile che il Ministero dell’Istruzione operi di intesa con i Sindacati, per arrivare a un’interpretazione definitiva e chiarificatrice sull’obbligo dei collaboratori scolastici stessi a svolgere l’assistenza igienica agli alunni con disabilità. Su tale obbligo, infatti, scaturiscono ancora conflitti tra le famiglie e la scuola da una parte e taluni sindacati dall’altra.
Particolarmente urgente, quindi, è l’emanazione dei regolamenti applicativi dei Decreti Legislativi Delegati 66/17 e 96/19 sull’inclusione scolastica, il cui imperdonabile ritardo impedisce l’attuazione di princìpi fondamentali per l’inclusione scolastica, quale la continuità didattica.
Si chiede infine che venga nominato presto il nuovo Direttore Generale per lo Studente, che con la propria competenza garantisca una buona qualità dell’inclusione degli alunni con disabilità su tutto il territorio nazionale.
Questo si attendono le famiglie dei quasi 300.000 alunni con disabilità frequentanti le scuole e questo si spera che il nuovo ministro Azzolina voglia realizzare.