«La chiusura dei centri diurni sociosanitari prevista dall’Ordinanza n. 4/20 del Presidente di Giunta della Regione Marche riguarda circa 2.300 utenti (anziani, demenze, salute mentale, disabilità), tutte persone e nuclei familiari che nella gran parte dei casi sono in situazione di estrema fragilità. Sia dunque con riferimento ai contenuti di tale Ordinanza, che a quelli presenti nell’articolo 9 del Decreto Legge 14/20 (Disposizioni urgenti per il potenziamento del Servizio sanitario nazionale in relazione all’emergenza COVID-19), vi chiediamo di attivarvi nei confronti dei Comuni e dei Servizi Distrettuali, affinché le persone che hanno necessità ricevano sostegno domiciliare nelle forme adeguate al loro bisogno»: lo scrive il Gruppo Solidarietà in una lettera indirizzata al Presidente, al Direttore del Servizio Salute e al Direttore del Servizio Politiche Sociali della Regione Marche.
«Insieme alle altre misure riguardanti tutta la popolazione – scrive ancora il Gruppo Solidarietà – il periodo prolungato di chiusura dei servizi può produrre effetti particolarmente gravi: infatti, alle necessità di assistenza e cura, un prolungato periodo di solitudine e isolamento può determinare effetti molto pesanti sulle persone e sul nucleo familiare». (S.B.)
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