Il Terzo Settore non si ferma

«Non ci fermiamo - aggiunge Fiaschi - e continueremo ad andare avanti, anche se molte nostre realtà sono state messe in ginocchio da questa crisi sanitaria e sociale: Circoli e Associazioni chiusi, attività rallentate, operatori e lavoratori che non possono proseguire con le loro iniziative. E siamo preoccupati anche per l’impegnativa ricostruzione che ci attenderà dopo l’emergenza»: a dirlo è Claudia Fiaschi, portavoce del Forum Nazionale del Terzo Settore, che commenta con favore le misure approvate a sostegno delle organizzazioni di Terzo Settore nel Decreto cosiddetto “Cura Italia”
Claudia Fiaschi
Claudia Fiaschi, portavoce del Forum Nazionale del Terzo Settore

«Le misure approvate a sostegno delle organizzazioni di Terzo Settore vanno nella direzione giusta»: a dirlo è Claudia Fiaschi, portavoce del Forum Nazionale del Terzo Settore, organismo cui aderisce anche la FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), commentando il Decreto cosiddetto “Cura Italia”, prodotto il 16 marzo dal Governo.
«Questa crisi – sottolinea Fiaschi – sta colpendo duramente anche il nostro mondo, che non è solo un pezzo importante della nostra vita sociale, ma anche dell’economia del Paese, con i suoi 6 milioni di volontari, gli oltre 800.000 occupati e un valore economico pari al 4% del Prodotto Interno Lordo (PIL). L’emergenza in atto ci sta mettendo a dura prova. Le nostre organizzazioni, i volontari e gli operatori stanno affrontando con coraggio e responsabilità questo momento difficile, dando un sostegno fondamentale ai cittadini più fragili e con più difficoltà. Tanti volontari e tanti operatori stanno continuando a fornire servizi ad anziani soli o persone malate o con disabilità, a minori, persone con dipendenze, a senza fissa dimora e migranti, attivandosi anche con forme di sostegno a distanza. La nostra missione resta intatta: non lasciare indietro né solo nessuno».

Nello specifico del Decreto “Cura Italia”, «il testo – dichiarano dal Forum – contiene diversi provvedimenti specifici per il Terzo Settore, a partire dalla previsione della cassa integrazione in deroga, per lavoratori di qualsiasi datore di lavoro e di qualsiasi dimensione, compresi, appunto, gli Enti del Terzo Settore. Viene poi prorogato al 31 ottobre il termine, attualmente fissato al 30 giugno, per l’adeguamento degli Statuti delle Organizzazioni di Volontariato (ODV), Associazioni di Promozione Sociale (APS) e ONLUS, che potranno approvare i propri bilanci entro il 31 ottobre prossimo. E anche per le imprese sociali il termine per l’adeguamento alla Riforma del Terzo Settore viene portato al 31 ottobre. E ancora, i servizi educativi e scolastici sospesi potranno essere forniti con modalità alternative attraverso forme di coprogettazione con gli Enti Locali, mentre è prevista anche per ODV, APS e ONLUS la sospensione dei versamenti delle ritenute, dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi per l’assicurazione obbligatoria. Non mancano nemmeno misure di sostegno al lavoro estese a tutto il Terzo Settore e provvedimenti fiscali a sostegno delle famiglie e delle imprese, tutelando le persone con disabilità e le loro famiglie con misure compensative di sostegno anche domiciliare. Infine, il Decreto sostiene anche il settore della cultura e quello sportivo».

«Non ci fermiamo – aggiunge Fiaschi -, non lo abbiamo mai fatto e continueremo ad andare avanti, compatibilmente con le disposizioni di legge. Molte delle nostre realtà sono state messe in ginocchio da questa crisi sanitaria e sociale: Circoli e Associazioni chiusi, attività rallentate, operatori e lavoratori che non possono proseguire con le iniziative nelle quali erano impegnati. E la nostra preoccupazione va anche al dopo emergenza, poiché la ricostruzione sarà molto impegnativa e richiederà un impegno forte da parte di tutti quanti». (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: stampa@forumterzosettore.it (Anna Monterubbianesi).

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