Nei giorni scorsi avevamo dato spazio, su queste stesse pagine, a un appello rivolto alle Istituzioni dalle Associazioni toscane Tarta Blu e Autismo Pisa-Valdera-Valdicecina, per sottoporre loro la particolare difficoltà di alcune persone con autismo e altre disabilità intellettive a sottostare alle restrizioni imposte dagli ultimi provvedimenti normativi introdotti per contrastare la diffusione del coronavirus.
Quelle Associazioni, per altro, non chiedono di assumere comportamenti a rischio, di creare assembramenti di persone o di non rispettare le distanze di sicurezza, chiedono invece che l’esigenza di uscire di casa per scaricare la tensione nel veder cambiate le proprie routine – tensione che alcune persone con disabilità intellettiva manifestano assumendo comportamenti problematici, aggressivi o autolesionistici -, venga considerata come un’esigenza necessaria a tutelare la salute e il benessere psicofisico delle stesse persone con disabilità intellettiva e di chi le supporta.
Ebbene, segnaliamo oggi che la Polizia di Pontedera (Pisa) ha diramato alle pattuglie che operano nel territorio comunale disposizioni volte ad accettare la semplice autocertificazione di chi si sposta per i motivi indicati, suggerendo al contempo di non uscire del Comune e, possibilmente, di farlo in orari diurni.
Nell’esprimere apprezzamento per l’attenzione manifestata dalla Polizia di Pontedera, ci si augura che anche le altre Forze dell’Ordine (Carabinieri, Vigili Urbani, Finanza) adottino disposizioni analoghe quanto meno in tutto il territorio della Regione Toscana, come ha già fatto, ad esempio, la Regione Campania, come si può leggere nell’articolo Disabilità e Covid-19. Con accompagnatore e tutte le precauzioni del caso, il disabile psichico può uscire di casa per gestire le crisi, pubblicato dalla testata «Crudiezine» o anche, in Piemonte, il Comune di Boves (Cuneo).
Infatti è importante evitare la confusione che si genererebbe se simili autocertificazioni fossero accettate solo da alcuni soggetti coinvolti nell’attività di vigilanza del rispetto delle misure restrittive della libertà di movimento, ma non da altri. Per questo motivo, pur apprezzando l’apertura della Polizia di Pontedera, segnaliamo la necessità che tutte le Forze dell’Ordine operino in modo coordinato. (Simona Lancioni)
La presente nota costituisce il riadattamento di un testo già apparso nel sito di Informare un’H-Centro Gabriele e Lorenzo Giuntinelli, Peccioli (Pisa). Per gentile concessione.