«Il mondo del Terzo Settore è rimasto e rimarrà al fianco dei Cittadini e delle Istituzioni in questa emergenza sanitaria. Stiamo svolgendo un’opera preziosissima: aiuti sanitari, raccolta del sangue, trasporto dei malati, aiuti ad anziani, malati e disabili a domicilio, sostegno alle famiglie e alle persone più fragili, accoglienza per i senza dimora, residenze per minori, centri di accoglienza per stranieri. Ma tutto ciò non può più essere dato per scontato»: lo ha dichiarato Claudia Fiaschi, portavoce del Forum Nazionale del Terzo Settore – organismo cui aderisce anche la FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) – a margine di una riunone del Coordinamento del Forum stesso.
«Per tutto il Terzo Settore – ha aggiunto Fiaschi – l’impatto di questa emergenza è e sarà pesantissimo, cosicché solo con provvedimenti importanti e mirati, alla fine di questa fase potremo contare ancora sulla medesima rete di legami sociali, di prossimità e solidarietà».
Messa in sicurezza di operatori e volontari, dunque, estensione di misure che mitighino l’impatto economico, finanziario e occupazionale dell’emergenza, un Fondo Nazionale dedicato al rilancio del Terzo Settore italiano e una particolare attenzione al Terzo Settore nel Sud del Paese, dove l’economia sociale rappresenta spesso l’economia migliore e con maggior impatto occupazionale: sono queste le principali richieste espresse dal Forum, che ha rilanciato in tal senso anche un appello lanciato da Carlo Borgomeo, presidente della Fondazione Con il Sud, rivolto a Giuseppe Provenzano, ministro per il Sud e la Coesione Territoriale.
«Sappiamo per esperienza – ha concluso Fiaschi – che il rafforzamento delle reti sociali è la premessa per un solido e duraturo sviluppo economico. Per questo sarà necessario un impegno rafforzato in quei territori come il Sud del nostro Paese, dove l’impatto dell’emergenza sanitaria avrà effetti ancora più devastanti e nei quali sarà ancora più determinante dare continuità di azione alle organizzazioni del Terzo settore. E per questo riteniamo non si debba avere alcuna esitazione ad utilizzare in maniera straordinaria anche le risorse ancora disponibili dei Fondi Strutturali Europei. L’eccezionalità del momento che stiamo vivendo, infatti, richiede di mettere in atto ogni forma di coraggio, anche quello amministrativo». (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: stampa@forumterzosettore.it (Anna Monterubbianesi).
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