Riceviamo e ben volentieri pubblichiamo la seguente nota rivolta agli Amministratori della Regione Friuli Venezia Giulia, e in particolare al vicepresidente della Regione e assessore regionale alla Salute Riccardo Riccardi, dai Presidenti di FISH Friuli Venezia Giulia (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), ANFFAS Friuli Venezia Giulia (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale) e SIMFER Friuli Venezia Giulia (Società Italiana di Medicina Fisica e Riabilitativa).
Il 4 Aprile si è celebrata la Giornata Nazionale della Persona con Lesione al Midollo Spinale, in occasione della quale la FAIP (Federazione Associazioni Italiane Paratetraplegici) ha rinviato ogni tipo di manifestazione, nel corretto rispetto delle vigenti ordinanze Regionali e Nazionali [se ne legga anche sulle nostre pagine, N.d.R.], sottolineando che molte cose dovranno essere ripensate e la vita andrà rimodulata.
Tutti siamo protesi a garantire il rispetto delle normative nazionali e regionali, facendo opera di divulgazione capillare e di aiuto reale per gli associati e le loro famiglie che versano ora in una condizione di particolare difficoltà.
Infatti, per le persone con disabilità motoria, cognitiva e sensoriale, già di per sé con ridotta mobilità e necessità di aiuto per le comuni attività diurne, risulta particolarmente gravoso affrontare questo periodo storico, ma allo stesso tempo,siamo consapevoli dell’importanza della permanenza nel proprio domicilio.
Oggi abbiamo la convinzione che, terminata l’emergenza, forse non tutto riprenderà come in precedenza. La sofferenza fisica si assocerà a quella psicologica e gli esiti, oggi, non sono complessivamente prevedibili.
Ma proprio su questo aspetto e su alcune situazioni di estrema difficoltà riscontrate in questo periodo, ci sentiamo pronti nel rivedere forme, modalità operative e protocolli che hanno dimostrato elementi a volte di forte criticità per la corretta gestione dei nostri associati.
Auspichiamo quindi che i prossimi passi organizzativi ci vedano strettamente e attivamente coinvolti in quel processo di miglioramento, ma forse anche di profonda revisione, dei percorsi di salute che hanno sempre ricadute fondamentali sull’intera collettività.
Chiediamo pertanto agli Amministratori a gran voce, finita l’emergenza sanitaria più cogente, l’attivazione di un tavolo congiunto permanente, finalizzato a una programmazione comune, con forti elementi di proiezione futura.