È online il nuovo sito di Uno sguardo raro, la nota iniziativa seguita costantemente in questi anni anche dal nostro giornale, che è il primo e unico Festival Cinematografico a livello europeo sul tema delle Malattie Rare e che ormai da alcuni anni raccoglie e promuove le migliori opere video su tale argomento e in generale sull’inclusione sociale, contando sulla collaborazione di partner pubblici e privati, nazionali e internazionali, appartenenti al mondo delle Malattie Rare e della disabilità (tra gli altri l’Istituto Superiore di Sanità, UNIAMO-FIMR-Federazione Italiana Malattie Rare, la Fondazione Telethon e l’OMAR-Osservatorio Malattie Rare), oltreché a quello dello spettacolo e della cultura cinematografica (a questo link è disponibile l’elenco di partner, patrocini e contributi).
Questo permetterà innanzitutto di votare online i finalisti dell’edizione 2020 – la quinta del Concorso legato al Festival – per il Premio Giuria Popolare, uno dei diversi riconoscimenti previsti, ma anche di guardare in streaming sulla sezione Play del portale una selezione delle migliori opere delle passate edizioni.
«In questo momento così difficile – spiegano i promotori di Uno sguardo raro – abbiamo deciso di aprirci al pubblico con una piattaforma streaming per portare nelle case di tutti il mondo visto dalla prospettiva di chi ha una malattia rara o una disabilità, con positività e resilienza. Opere intense che arrivano da tutto il mondo e mettono in luce le vite “extra-ordinarie” che raccontano e che possono insegnare a godere di ogni piccola gioia che la vita regala. Finalmente anche chi non possa fisicamente partecipare alle proiezioni in sala potrà dunque vedere le opere in concorso e non solo».
«Oggi – viene sottolineato ancora – Uno sguardo raro è un albero a più rami, quattro per l’esattezza e per ora. Perno fondamentale del progetto resta il Festival, l’unico Festival Internazionale di cinema dedicato al tema delle Malattie Rare, un tema sul quale è necessario che l’attenzione resti alta anche durante l’emergenza Covid-19, perché la comunità è molto fragile e va tutelata. Per questo, al pari di molta parte d’Italia, Uno sguardo raro non intende fermarsi. Gli altri rami, invece, sono la nuova sezione LAB per la formazione e la produzione di originali prodotti audiovisivi sul tema; il canale di distribuzione TOUR, per fare girare le opere video; e infine PLAY, la prima piattaforma di streaming gratuita dei migliori video, cortometraggi, documentari e spot di sensibilizzazione sui temi delle Malattie Rare, della disabilità, della resilienza e non solo, selezionati dal Festival». (S.B.)
Ringraziamo Serena Bartezzati per la collaborazione.
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: info@unosguardoraro.org.