«Si dice spesso che il digitale è virtuale e non è reale, però in questo caso riscoprire il piacere di un incontro digitale può essere meglio che passare la giornata in modo poco produttivo»: sono parole di Luca Nicolino, presidente dell’Associazione Culturale piemontese I Buffoni di Corte che, come si legge nel sito della stessa, si configura come «un luogo di incontro tra arti, intese come strumento di integrazione sociale e di partecipazione tra gli individui, dove ognuno compie un percorso di ricerca e scoperta delle proprie abilità espressive ed artistiche, acquisendo anche una maggiore consapevolezza delle proprie capacità creative e relazionali. Un ambiente in cui persone con disabilità e non possono sperimentare una partecipazione attiva e coinvolgente in iniziative che, senza distinzione, sono aperte a tutti coloro che per inclinazioni e doti personali desiderino aderirvi». Allo stesso Nicolino, tra l’altro, il nostro giornale ha dedicato a suo tempo un’ampia intervista, a proposito della Compagnia delle Frottole, la principale iniziative nel settore teatrale dei Buffoni di Corte.
«Il digitale è meglio che passare la giornata in modo poco produttivo», diceva dunque Nicolino, e sul digitale si basa il progetto Buffoni per star bene!, promosso insieme all’Associazione Rubens – La relazione che cura, realizzato con il contributo della Fondazione Compagnia di San Paolo e finalizzato appunto a dare continuità al rapporto instaurato con i giovani, per loro molto importante, e alle attività normalmente proposte, adattandole alle attuali esigenze.
L’obiettivo è segnatamente quello di dare supporto e promuovere la prossimità, la cura, il mantenimento delle relazioni, delle interazioni e della socialità tra persone con disabilità, famiglie, operatori e volontari, sostenere le persone nello studio e nelle attività didattiche, supportarle psicologicamente, insieme ai loro genitori.
«Grazie al sostegno di una fitta rete di giovani volontari – spiega il Presidente dei Buffoni di Corte – ci siamo attivati per creare appuntamenti condivisi sui social, oltreché contattando telefonicamente le persone anche per una semplice parola di conforto. A ciò abbiamo aggiunto la realizzazione di video, con il supporto dei conduttori dei numerosi laboratori che abbiamo, come danza, teatro, giocoleria, attività motoria, canto, percussioni, creatività, tutte attività da fare insieme agli animali di casa, e anche semplici iniziative di accompagnamento all’autonomia, per continuare a garantire un servizio alle persone con disabilità, attraverso piccole coreografie ed esercizi da svolgere a casa».
«Per quanto riguarda il nostro intervento – aggiunge Carlo Tavella, presidente dell’Associazione Rubens – voglio dire che siamo molto contenti di partecipare alla realizzazione del progetto Buffoni per star bene!, contribuendo al potenziamento dei servizi offerti; in particolare ci occupiamo di fornire consulenza psicologica e supporto cognitivo e di sostenere i ragazzi nello svolgimento delle attività didattiche, tra le quali non mancano lezioni con comunicazione aumentativa e strategie visive, italiano e inglese».
Da condividere con tutti coloro che vorranno avere il piacere di trascorrere del tempo in maniera attiva, l’iniziativa è stata accolta e sostenuta anche dai Comuni di Avigliana, Giaveno e San Raffaele Cimena, tutti nella Città Metropolitana di Torino, che oltre a promuovere i servizi proposti, intendono estenderli anche alla loro cittadinanza. (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Valentina Cocchi (valentina.cocchi@ibuffonidicorte.it).
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