Anche l’AID (Associazione Italiana Dislessia), in particolare tramite la propria Sezione di Roma, si è mobilitata, alla luce dell’emergenza sociosanitaria in corso, per organizzare numerose iniziative a distanza, volte a supportare e garantire assistenza ai giovani con DSA (disturbi specifici dell’apprendimento) e alle loro famiglie.
Da segnalare innanzitutto lo Sportello di Ascolto AID, gratuito a distanza, tramite videochiamata con Whatsapp, per parlare in diretta con un esperto, insegnante o tecnico dell’AID, su temi specifici e calendarizzati sino al 31 maggio, come la didattica per la scuola secondaria o l’università, oltre alle soluzioni e agli strumenti per la scuola primaria (per prenotarsi, soci AID e non, scrivere a roma@aiditalia.org. A questo link, invece, è disponibile il calendario completo dell’iniziativa).
Sempre l’AID di Roma ha organizzato poi una serie di webinar gratuiti (“seminari in rete”), per approfondire alcuni temi riguardanti gli studenti con DSA.
Anche in questa occasione, esperti e formatori AID illustrano vari problemi su altrettanti tematiche, rispondendo alle domande del pubblico. Durante ogni diretta, inoltre, c’è la possibilità di sottoporre domande ai relatori via chat (a questo link è disponibile l’elenco completo dei webinar, in costante aggiornamento).
E da ultima, ma non ultima, viene segnalata la possibilità di aderire a un servizio di tutoraggio gratuito a distanza fino al 31 maggio prossimo, per le famiglie che produrranno la certificazione ISEE minore o uguale a 7.500 euro (maggiori informazioni sono presenti a questo link). (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: a.morabito@gruppolife.com (Anna Morabito); comunicazione@aiditalia.org (Gabriele Brinchilin).
La dislessia e gli altri DSA (disturbi specifici dell’apprendimento)
Il più diffuso DSA (disturbo specifico di apprendimento) è la dislessia, cioè il disturbo specifico della lettura, che si manifesta e si evolve in concomitanza dell’inizio dell’attività scolastica, quando emergono le prime difficoltà nell’attivare in maniera fluente e senza affaticamento tutte quelle operazioni mentali necessarie per leggere, quali riconoscere le lettere singole, le sillabe e quindi le parole, associandole ai suoni corrispondenti. Frequenza degli errori e lentezza nella decodifica ne sono i tipici aspetti: il bambino può, per esempio, presentare difficoltà nel riconoscere, scambiandoli tra loro, grafemi che differiscono visivamente per piccoli particolari quali: “m” con “n”, “c” con “e”, “f” con “t”, “a” con “e”.
La persona con disortografia, invece, evidenzia la difficoltà a tradurre correttamente le parole in simboli grafici e a confondere il suono delle lettere (per esempio “f/v”, “t/d”, “p/b”, “c/g”, “l/r”).
Un terzo disturbo che impedisce alla persona di esprimersi nella scrittura in modo fluido è la disgrafia, caratterizzata da una grafia spesso illeggibile, da una pressione eccessiva sul foglio e dallo scarso rispetto degli spazi sul foglio.
C’è infine la difficoltà a comprendere simboli numerici e a svolgere calcoli matematici, conosciuta con il nome di discalculia. Stando ai dati, circa il 3% della popolazione studentesca è affetta da tale disturbo, che complica la lettura e la scrittura dei numeri e soprattutto l’elaborazione delle quantità. Gli errori collegati a questa problematica molto spesso non vengono riconosciuti nell’immediato. Diversi, infatti, sono i casi di discalculia erroneamente diagnosticati come dislessia.
L’AID (Associazione Italiana Dislessia)
È nata con la volontà di fare crescere la consapevolezza e la sensibilità in particolare verso il disturbo della dislessia evolutiva, che in Italia si stima riguardi circa 2 milioni di persone.
L’Associazione conta oltre 18.000 soci e 98 Sezioni attive distribuite su tutto il territorio nazionale. Essa lavora per approfondire la conoscenza dei DSA e promuovere la ricerca, accrescere gli strumenti e migliorare le metodologie nella scuola, affrontare e risolvere le problematiche sociali legate a questi disturbi. È aperta ai genitori e familiari di bambini con DSA, alle persone adulte con DSA, agli insegnanti e ai tecnici (logopedisti, psicologi, medici).
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