«Alle numerose richieste pervenute ai nostri sportelli e alle nostre Associazioni federate – dichiara in una nota Vincenzo Falabella, presidente nazionale della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), commentando il Decreto del Presidente del Consiglio sulla cosiddetta “fase 2”, presentato ieri sera, 26 aprile, da Giuseppe Conte – rispondiamo che questo Decreto non contiene ancora quelle misure a sostegno delle famiglie che pure il Presidente del Consiglio ha preannunciato. Il primo atto, quindi, in cui ci si può attendere un’azione decisa a sostegno delle famiglie sarà notoriamente il Decreto Legge che il Consiglio dei Ministri con tutta probabilità approverà prima della fine del mese. Congedi, permessi, bonus e sostegni per i mesi a venire saranno quindi definiti in quell’atteso Decreto Legge».
E tuttavia, a proposito di quello stesso Decreto Legge che dovrà essere varato, «in realtà – sottolinea Falabella – non ci aspettiamo solo qualche giorno di permesso o semplici formule di flessibilità lavorativa, pur essenziali alle famiglie e ai lavoratori con disabilità. Su questi aspetti ci si attende chiarezza e velocità di applicazione e che non si ripeta la vergogna della mancata applicazione dell’articolo 26 del Decreto “Cura Italia”, quello che avrebbe consentito ai lavoratori con grave disabilità o con rischi immunitari di astenersi dal lavoro fino a fine aprile, ma che è rimasto e rimarrà lettera morta, anche dopo l’improbabile emendamento in fase di conversione in legge, generando aspettative totalmente disattese e umiliando i lavoratori con disabilità [se ne legga ampiamente anche in altra parte del nostro giornale, N.d.R.]. Quel che invece abbiamo chiesto e che ci aspettiamo è un intervento articolato, solido e strutturale a sostegno dell’emergenza che tanti nuclei con persone con disabilità, tante persone con disabilità, tanti caregiver familiari stanno attendendo, ma non hanno avuto fino a questo momento. Abbiamo chiesto, infatti, non solo servizi, ma anche, vista la straordinarietà della situazione, indispensabili sostegni di natura economica, ad iniziare dall’innalzamento delle pensioni e degli assegni per invalidità civile a 600 euro».
«Ci auguriamo dunque – conclude il Presidente della FISH – di poterne trovare traccia scritta nel prossimo Decreto Legge». (S.B.)
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