La tanto attesa “fase 2”, che prevede una graduale riapertura di tutti i settori, non può non considerare che la scuola è il settore primario che merita una ripresa graduale ma sistematica. È infatti necessario non solo programmare oggi una regolare ripresa delle attività in aula per il prossimo anno scolastico, ma anche prevedere sistemi alternativi alla didattica a distanza per i ragazzi e le ragazze con disabilità.
Nella fase emergenziale il Governo ha messo in campo misure eccezionali ed è riuscito a fronteggiare una situazione difficilissima come pochi altri Paesi hanno fatto. Ora però che la “fase 1” volge al termine, sembrano dimenticati i problemi legati a tutti gli studenti con disabilità, e in particolare dei ragazzi con autismo che molto soffrono dell’isolamento sociale, che non hanno capacità autonoma di mantenere il contatto con la scuola e per i quali, in questa fase di allentamento della situazione emergenziale, non si sta facendo quanto necessario.
Per questo la nostra Associazione [ANGSA Campania-Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici, N.d.R.] ha lanciato una petizione nel web (a questo link), che mira esattamente a chiedere la necessaria e dovuta attenzione al tema del diritto all’istruzione di tutti.
Non si può più fingere di non vedere che la didattica a distanza, nonostante l’impegno e la buona volontà profusa da moltissimi insegnanti, è stata inefficace e insufficiente da molti punti di vista, ma che soprattutto tanti, tantissimi ragazzi sono rimasti indietro e che ogni giorno in più non fa che aumentare un divario preoccupante. Di certo sono rimasti indietro tutti i ragazzi autistici, che non solo hanno avuto difficoltà ad utilizzare gli strumenti, molto spesso improvvisati, della didattica a distanza, ma che in questo periodo e tuttora scontano anche la mancata ripresa delle terapie sanitarie.
Tante sono le soluzioni da mettere in campo, possibili e alternative alla didattica a distanza, più coerenti e rispondenti alle necessità delle famiglie e dei ragazzi con disabilità, come ad esempio la necessità, in caso del perdurare della chiusura delle scuole, di insegnanti di sostegno e/o di assistenti specializzata a casa o in un luogo prestabilito.
In queste difficili settimane, abbiamo potuto constatare l’impegno e la voglia di supportarci di tantissimi insegnanti di sostegno che si sono assolutamente resi conto dell’inadeguatezza della didattica a distanza per i nostri ragazzi. È per questo che siamo certi di ricevere il loro appoggio e la loro solidarietà in nome del diritto superiore all’istruzione di tutti i ragazzi.