Anche nostro figlio deve godere del diritto allo studio

«A seguito dell’emergenza coronavirus – scrivono Paolo Franchi ed Elena Zorzi – abbiamo affrontato gravi difficoltà nella gestione di nostro figlio, tredicenne con disabilità psichica, che non è in grado di seguire la didattica a distanza. Per questo chiediamo che sia lui, sia gli altri studenti con disabilità in condizioni simili possano riprendere la frequenza scolastica “in presenza” ad orario ridotto e in rapporto individuale con gli insegnanti di sostegno e gli assistenti educatori. Pensiamo infatti che tale sistema possa consentire il rispetto delle norme di distanziamento sociale»

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Famiglie resilienti sì, ma con la necessità di essere sostenute

Un significativo incremento dei cosiddetti “comportamenti problema”, varie strategie di adattamento alla situazione, all’insegna della resilienza, ma anche la necessità di un maggiore sostegno, nel dopo pandemia, con un’azione combinata tra il settore pubblico e il terzo settore: sono le risultanze di un’ampia indagine specificamente condotta dalla Nostra Famiglia sulle famiglie di bambini con disturbi del linguaggio, dell’apprendimento, deficit motori, disturbi dello spettro autistico o disabilità intellettiva, che fanno riferimento ai vari Centri della stessa Nostra Famiglia

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Perché il Braille non è un “pezzo da museo”

Il Club Italiano del Braille, frutto della sinergia tra l’UICI (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti) e tutte le Istituzioni ad essa collegate, ha fatto il punto sul proprio lavoro degli ultimi cinque anni, concludendo che questo sistema di letto-scrittura gode di ottima salute e continua ad essere un fondamentale strumento per la libertà e per l’autonomia delle persone non vedenti. «Vivrà il Braille? – scrive Antonio Quatraro – Sì, se i nostri giovani, ciechi o ipovedenti gravi, lo impareranno, lo mostreranno senza pudori e lo ameranno»

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Il CoorDown contrario alla modifica di quell’Ordinanza Ministeriale

«Insieme alle Associazioni e alle Famiglie da noi rappresentate, siamo contrari alla modifica dell’Ordinanza 90/01 del Ministero dell’Istruzione, ove prevede in qualunque momento del percorso della scuola secondaria di grado, su Delibera del Consiglio di Classe o su richiesta della famiglia, la possibilità del passaggio per lo studente con disabilità da un “PEI differenziato” a uno “semplificato”»: lo dichiarano dal CoorDown (Coordinamento Nazionale Associazioni delle Persone con Sindrome di Down), esprimendo anche la volontà di lanciare un’ampia consultazione sulla questione

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Come e quanto ha pesato l’emergenza sui lavoratori con disabilità?

«Come e quanto ha pesato la prima fase dell’emergenza Covid-19 sui lavoratori con disabilità, con esiti di oncologia, con immunodepressione o altri quadri patologici a rischio?»: punta ad ottenere risposte a tali quesiti il sondaggio basato su un agile questionario promosso da “JobLab – Laboratori, percorsi e comunità di pratica per l’occupabilità e l’inclusione lavorativa delle persone con disabilità”, il progetto della Federazione FISH di cui già da tempo raccontiamo sulle nostre pagine le varie azioni di formazione, animazione, ricerca e indagine avviate

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Didattica a distanza: se la conosci non la subisci

Sarà questo il tema del terzo seminario in rete proposto nell’àmbito di un miniciclo gratuito di incontri che partiranno domani, 12 maggio, a cura dell’Ufficio Scolastico Regionale della Toscana, insieme al Coordinamento Regionale Toscano dell’AID (Associazione Italiana Dislessia), iniziativa voluta con il principale obiettivo di supportare genitori e docenti in questo particolare momento, accompagnandoli nel difficile ruolo di educatori di figli e studenti, ma soprattutto di futuri adulti

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Bene per il cane guida, ora sicurezza e dignità anche per chi viaggia senza

Dopo che RFI (Rete Ferroviaria Italiana) ha accolto la proposta dell’Associazione Blindsight Project di rendere decisamente più agevole l’accesso e il viaggio in treno alle persone con disabilità visiva accompagnate da un cane guida, auspicando che ciò venga recepito da tutte le Sale Blu delle stazioni, la stessa Blindsight Project chiede che anche tutte le altre persone con disabilità visiva senza cane guida possano viaggiare in sicurezza e con dignità e che a questo si provveda rapidamente

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Prossima la riapertura dei centri diurni in Toscana

Uno specifico Protocollo Operativo è stato approvato dalla Regione Toscana, per la gestione in sicurezza dell’intero percorso di riapertura dei centri diurni rivolti alle persone con disabilità, che riapriranno a partire dal 18 maggio e in ogni caso entro il 1° giugno. Nel dettaglio, il citato Protocollo definisce la frequenza dei centri da parte degli utenti, le modalità di trasporto, l’ingresso degli ospiti e la permanenza di operatori e utenti nelle strutture, gli screening sierologici, la formazione del personale, la comunicazione e l’assistenza per il coinvolgimento delle famiglie

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Verso l’”era adulta” della disabilità

«Io credo – scrive Daniele Regolo, soffermandosi sul passaggio dal modello sociale a quello bio-psico-sociale della disabilità – che in questi anni stiamo entrando nell’“era adulta” della disabilità: stiamo cioè iniziando a lasciarci alle spalle alcune caratteristiche “adolescenziali” di tutto il movimento per dirigerci verso un futuro dove la voce di una persona svantaggiata sarà sempre più ascoltata perché completamente riconosciuta (e quindi accolta) dalla società»

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Con gradualità e prudenza, riapriranno le attività socioassistenziali nel Lazio

È stata approvata la Delibera che disciplina il Piano territoriale della Regione Lazio per la riattivazione delle attività socio assistenziali all’interno o da parte dei centri diurni e delle strutture semiresidenziali. «Pur con la consapevolezza che si dovrà agire con gradualità e prudenza – commenta Daniele Stavolo, presidente della Federazione FISH Lazio – la ripresa delle attività rappresenta una decisione fondamentale verso un possibile ritorno alla quotidianità per molte persone con disabilità, abituate alla frequentazione fino a due mesi fa»

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