Anche nostro figlio deve godere del diritto allo studio
«A seguito dell’emergenza coronavirus – scrivono Paolo Franchi ed Elena Zorzi – abbiamo affrontato gravi difficoltà nella gestione di nostro figlio, tredicenne con disabilità psichica, che non è in grado di seguire la didattica a distanza. Per questo chiediamo che sia lui, sia gli altri studenti con disabilità in condizioni simili possano riprendere la frequenza scolastica “in presenza” ad orario ridotto e in rapporto individuale con gli insegnanti di sostegno e gli assistenti educatori. Pensiamo infatti che tale sistema possa consentire il rispetto delle norme di distanziamento sociale»