L’emergenza coronavirus ha messo tutti davanti a un cambiamento sostanziale delle relazioni sociali, dove abbattere le barriere è stato possibile grazie all’uso delle tecnologie. Nonostante le distanze, infatti, il digitale ha permesso di rimanere in contatto gli uni con gli altri, continuando così molte delle attività in regime di smart working (“lavoro agile”).
In questa logica si è inserita la FISH Calabria (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), che in questi mesi ha dato vita a sinergie propositive, mettendo innanzitutto in rete un nuovo sito, realizzato grazie al progetto libert@dipartecipare, finanziato, quest’ultimo, tramite un bando pubblico del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e della Regione Calabria, un’iniziativa da ritenere in qualche modo “visionaria”, in quanto nella sua proposta iniziale ha anticipato di fatto una situazione oggettiva nuova e difficile da prevedere, come quella causata dal coronavirus, ovvero l’abbattimento delle barriere fisiche che impediscono o rendono molto difficoltoso l’incontro tra persone con disabilità e i loro familiari per svolgere le varie attività associative.
libert@dipartecipare è stato presentato nei giorni scorsi, durante una videoconferenza stampa cui hanno preso parte Gianluca Gallo, assessore regionale alle Politiche Sociali della Calabria; Nunzia Coppedé, presidente della FISH Calabria; Rita Barbuto, dirigente regionale della FISH e responsabile della raccolta dati per la formazione nel progetto, nonché a propria volta docente nell’àmbito dello stesso; Annamaria Bianchi, dirigente regionale della FISH e tutor dei partecipanti alla formazione prevista nel progetto; Salvator De Benedetto, direttore generale del Centro Ricerche Astrea e consulente tecnico del progetto; a moderare l’incontro è stata Maria Pia Tucci, giornalista e responsabile dell’Ufficio Stampa del progetto. Hanno partecipato alcuni altri soci della FISH Regionale.
«Da momenti di crisi come quello che stiamo vivendo – ha dichiarato l’assessore Gallo – due sono gli elementi da cui ripartire: la terra e le persone, tracciando nuove linee e occasioni d’incontro per dare attuazione alle politiche di settore, con uno sguardo attendo ai territori e alle Istituzioni locali».
Riguardo poi al progetto della FISH Calabria, «festeggiamo l’inizio di un percorso – ha sottolineato – di cui raccolgo una buona eredità, ed è questa l’ occasione per conoscerci e avviare un dialogo costruttivo sui temi del sociale».
Per l’occasione l’Assessore ha risposto anche alle domande sulle modalità di riapertura dei servizi per le persone con disabilità, anticipando che «a breve la Regione pubblicherà un’Ordinanza con tutti i protocolli riguardanti la riapertura dei centri diurni».
Dal canto suo, Coppedé si è soffermata sulla mission di rappresentanza propria della FISH, entrando poi nello specifico di libert@dipartecipare, «che vedrà impegnati volontari e il gruppo di pilotaggio della nostra Federazione, con l’obiettivo di valorizzare l’associazionismo e la partecipazione. Si tratterà di dodici mesi di formazione, con un calendario didattico che prevede la prima lezione già domani, 14 maggio, e che ha consentito lo svolgersi della nostra Assemblea Regionale il 4 maggio scorso, data in cui abbiamo visto moltiplicarsi il numero di persone presenti a cui solitamente siamo abituati».
«Avevo pensato alla nuova piattaforma – ha aggiunto – già prima che il coronavirus invadesse e cambiasse le nostre abitudini di vita. L’idea, infatti, era stata quella di uno strumento utile a superare le mancanze dei mezzi di trasporto che spesso non consentono alle persone con disabilità di muoversi in autonomia per raggiungere altri territori all’interno della nostra stessa Regione».
«Approfittando di questo appuntamento – ha concluso la Presidente della FISH Regionale -, che ci porta a vivere in modo nuovo le relazioni, chiediamo alla Calabria di adeguarsi agli standard di altre Regioni, anche del Sud, che sono in grado di garantire una politica dei diritti per le persone con disabilità».
Entrando maggiormente nel dettaglio di libert@dipartecipare, va innanzitutto ricordato che la rete della FISH Calabria festeggerà nel prossimo mese di ottobre i primi venticinque anni di attività, potendo contare sulla presenza attiva di ben trentaquattro Associazioni di persone con disabilità e dei loro familiari, sparse su tutto il territorio delle cinque Province regionali, con una ricaduta territoriale importante, che potrà consentire la capillarità dell’azione formativa e informativa prevista dal progetto.
In termini di numeri, si parla di venti docenti/formatori e di oltre sessanta iscritti già registrati, che si sperimenteranno in laboratori e moduli tematici, partecipando al percorso formativo di dodici mesi.
Gli obiettivi del progetto saranno sostanzialmente la condivisione di buone pratiche e soprattutto la formazione destinata alle persone che vivono la condizione di disabilità e che operano nel settore delle politiche sociali e dei diritti. «I temi del calendario formativo – spiega Annamaria Bianchi, tutor d’aula virtuale del progetto e dirigente della FISH Calabria – spaziano dal diritto all’uguaglianza alle politiche non discriminatorie, dal progetto individuale al “Dopo di Noi”, dalla vita indipendente ai servizi offerti nei vari territori, dal diritto allo studio alla formazione professionale e all’orientamento al lavoro, fino alla Riforma del Terzo Settore, alla mobilità e al turismo accessibile. Una pluralità di argomenti, dunque, che permetteranno di interloquire non solo con gli Amministratori Locali, i Dirigenti Scolastici e la compagine pubblica e privata, ma anche fra le stesse Associazioni, per meglio comprendere le potenzialità e le criticità di ogni Provincia calabrese, nonché le esigenze di ciascuno, per lavorare in sinergia, coordinandosi, mirando all’uniformità di strumenti e obiettivi, per una maggiore efficacia della partecipazione attiva».
Trasferire conoscenze e generare competenze, dunque, ma non solo: «libert@dipartecipare, infatti – come sottolinea Rita Barbuto, che raccoglierà, come detto, dati e risultati del progetto per la parte formativa -, vuole sviluppare l’empowerment [crescita dell’autoconsapevolezza, N.d.R.] sia delle persone e delle organizzazioni coinvolte, sia del contesto sociale e politico locale e regionale. L’empowerment individuale produrrà, su chi sarà coinvolto, un maggior controllo sulla propria vita, mentre quello sociale o comunitario permetterà il riconoscimento dell’esperienza degli altri e la legittimazione della voce di tutti, contribuendo allo stesso tempo alla rimozione degli ostacoli che limitano la vita delle persone con disabilità nella società».
Un accenno, infine, alle caratteristiche del nuovo sito avviato dalla FISH Calabria, nel segno di libert@dipartecipare. Esso si avvale di una doppia struttura che risponde ai canoni previsti per l’accessibilità di tutte le persone, con qualsiasi forma di disabilità. Il portale e la relativa piattaforma informatica, infatti, sono coerenti con le disposizioni dell’AGID (Agenzia per l’Italia digitale) che promuove l’accessibilità dei siti web in relazione alla normativa vigente.
«Una sezione fruibile da tutti – spiega in tal senso Salvator Di Benedetto – metterà in evidenza le news legate al progetto, ma anche la struttura, lo statuto, la carta dei diritti, le reti associate, mentre l’area riservata consentirà la partecipazione alla formazione e la condivisione di documenti».
Anche l’implementazione della comunicazione e delle relazioni sarà garantita dalla condivisione social sulle pagine collegate al sito e dall’invio periodico di una newsletter. (S.B.)
Ringraziamo per la collaborazione Maria Pia Tucci.
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: info@fishcalabria.it.