In attesa della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del cosiddetto “Decreto Rilancio”, presentato ieri, 13 maggio, dal Governo, il Servizio HandyLex.org propone già una prima, ampia analisi del provvedimento, che come già il precedente Decreto cosiddetto “Cura Italia” (18/20, convertito poi nella Legge 27/20), contiene alcune misure a sostegno dei nuclei familiari, riservando anche parziali attenzioni alle persone con disabilità.
L’approfondimento di HandyLex.org, del quale suggeriamo caldamente la consultazione (a questo link), privilegia segnatamente le novità del Decreto che interessano maggiormente le persone con disabilità e le loro famiglie, sottolineando anche alcuni limiti non trascurabili, insieme a positivi provvedimenti.
Questi i capitoli in cui è ripartito l’approfondimento stesso: Estensione dei permessi 104/1992 – Rinnovo Congedo COVID 19 – Assenze equiparate a “ricovero ospedaliero” – La sorveglianza sanitaria – Indennità ai lavoratori autonomi, agricoli, dello spettacolo e altro – Il Reddito di emergenza – L’aumento dei Fondi – Proroga dei piani terapeutici.
Rispetto all’aumento dei Fondi, vale certamente la pena riprendere quanto riportato da HandyLex, nel segnalare l’incremento per il 2020 di 90 milioni di euro del Fondo per le Non Autosufficienze: «L’aumento – si scrive – è mirato a specifiche finalità che il Decreto esplicita con indicazioni che poi serviranno per il riparto alle Regioni. Il Fondo viene dunque incrementato di 90 milioni per il 2020 “al fine di potenziare l’assistenza, i servizi e i progetti di vita indipendente per le persone con disabilità gravissima e non autosufficienti e per il sostegno di coloro che se ne prendono cura”». Tuttavia, «il concetto di “disabilità gravissima”, quando si parla di Fondo per le Non Autosufficienze, è piuttosto stringente e riconducibile alla necessità di assistenza vitale. Saranno aspetti che verosimilmente verranno chiariti in seguito, ma che comunque potrebbero essere particolarmente divisivi. Non sfugge poi il fatto che riferendosi a “coloro che se ne prendono cura” non si usi la definizione di caregiver familiari (i grandi assenti anche in questo Decreto), che pure è presente nella nostra normativa».
Fatto invece significativo è «l’accortezza, da parte del Legislatore, di vincolare 20 milioni (dei 90 previsti) alla realizzazione di progetti per la vita indipendente».
C’è poi un aumento di 20 milioni per il Fondo per il “Dopo di Noi” (Legge 112/16), anch’esso, come per il precedente Fondo, mirato a specifiche finalità che il Decreto esplicita con indicazioni che poi serviranno per il riparto alle Regioni.
Qui l’incremento è destinato, come noto, alle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare e quindi «a potenziare i percorsi di accompagnamento per l’uscita dal nucleo familiare di origine o per la deistituzionalizzazione, per gli interventi di supporto alla domiciliarità e per i programmi di accrescimento della consapevolezza, di abilitazione e di sviluppo delle competenze per la gestione della vita quotidiana e per il raggiungimento del maggior livello di autonomia possibile».
Un nuovo Fondo, infine, viene istituito dal “Decreto Rilancio” ed è il Fondo di sostegno per le strutture semiresidenziali per persone con disabilità, finanziato per il 2020 con 40 milioni di euro. «La finalità di esso – viene spiegato da HandyLex.org – è di fornire un sostegno alle strutture semiresidenziali, comunque siano denominate dalle normative regionali, a carattere socio-assistenziale, socio-educativo, polifunzionale, socio-occupazionale, sanitario e socio-sanitario per persone con disabilità, che in conseguenza dell’emergenza epidemiologica da COVID 19 devono affrontare gli oneri derivante dall’adozione di sistemi di protezione del personale e degli utenti. Per i criteri di riparto si provvederà con successivi Decreti».
Una novità positiva evidenziata in conclusione riguarda i piani terapeutici che includono la fornitura di ausili, dispositivi monouso e altri dispositivi protesici (previsti dal decreto sui LEA-Livelli Essenziali di Assistenza del 2017), per incontinenza, stomie e alimentazione speciale e laringectomizzati, oltreché per la prevenzione e trattamento delle lesioni cutanee, per patologie respiratorie e altri prodotti correlati a qualsivoglia ospedalizzazione a domicilio. Tali piani, in scadenza durante lo stato di emergenza, vengono prorogati per ulteriori novanta giorni e il Decreto richiama anche le Regioni affinché adottino procedure accelerate ai fini delle prime autorizzazioni dei nuovi piani terapeutici. (S.B.)
Ricordiamo ancora il link al quale è disponibile la prima analisi di HandyLex.org del “Decreto Rilancio”.