«Ripartiamo dalla mission sociale del museo che è rivolta all’inclusione e alla condivisione di conoscenza e bellezza al di là di ogni forma di barriera. Il rilancio al quale stiamo lavorando tutti, speriamo sia una ripartenza economica, sociale e culturale all’insegna di una sempre maggiore inclusione e partecipazione dei cittadini e dei ragazzi e bambini nei luoghi della cultura. Paestum e Velia devono essere un patrimonio di tutti, ora più che mai».
Lo ha dichiarato Gabriel Zuchtriegel, direttore del Parco Archeologico di Paestum e Velia (Salerno), che da oggi, 18 maggio, è tornato nuovamente ad accogliere i visitatori, dopo una rimodulazione generale della fruizione per la sicurezza del pubblico e del personale che ha permesso ai due siti archeologici del Cilento di rientrare tra i primi musei e luoghi della cultura d’Italia a riaprire: sicurezza priorità assoluta, quindi, ma senza pregiudicare il piacere della visita.
E a dare concretezza alle parole del direttore Zuchtriegel, il fatto che tra i primi a sperimentare la riapertura del celebre sito siano stati un gruppo di ragazzi con autismo, insieme alle loro famiglie, nell’àmbito del progetto di inclusione Un tuffo nel blu, percorso di fruizione museale dedicato appunto a bambini e ragazzi con disturbi del neurosviluppo, realizzato già da qualche anno in collaborazione con l’Associazione Cilento4all (Cooperativa Il Tulipano), di cui anche il nostro giornale si è già ampiamente occupato. (S.B.)
Un approfondimento sulla riapertura al pubblico del Parco Archeologico di Paestum e Vella è disponibile a questo link. Per ulteriori informazioni: iltulipanocoop@libero.it.