Usa i termini Critical Test, ovvero “test critico”, l’importante Rapporto prodotto dalle Nazioni Unite sulla risposta ai bisogni delle persone con disabilità durante l’emergenza coronavirus (disponibile a questo link), sottolineando, nella parte introduttiva, che «l’inclusione delle persone con disabilità nella risposta e nella ripresa dopo la crisi prodotta dal virus Covid-19 è una parte fondamentale per assolvere al compito di non lasciare indietro nessuno» e, come detto, «un “test critico” degli impegni globali stabiliti dalla Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, nonché dall’Agenda ONU 2030 per lo Sviluppo Sostenibile». Inoltre, si aggiunge, «è anche un passaggio fondamentale per comprendere la reale volontà delle Nazioni Unite di realizzare cambiamenti duraturi rispetto all’inclusione delle persone con disabilità».
Denso e approfondito nell’evidenziare tutte le ragioni per cui le persone con disabilità sono state e sono di gran lunga maggiormente esposte, rispetto alle altre persone, ai rischi prodotti da emergenze come quella attuale, il Rapporto dell’ONU, di cui suggeriamo caldamente la consultazione, si conclude così: «Covid-19 ha creato una crisi di dimensioni senza precedenti, con un impatto decisamente sproporzionato su un miliardo di persone con disabilità. Ciò richiede una risposta senza precedenti, con uno straordinario potenziamento del sostegno e dell’impegno politico, per garantire che le persone con disabilità stesse, per superare la crisi, abbiano accesso a servizi essenziali, compresi quelli sanitari e di protezione sociale immediati. Una risposta che includa la disabilità, del resto, sarà utile a tutta l’umanità, realizzando sistemi più accessibili e agili in grado di rispondere a situazioni complesse e aprendo la strada a un futuro migliore per tutti».
Parole certamente importanti, da accogliere naturalmente con favore, ma da sostanziare e mettere alla prova sulle politiche concrete dei singoli Stati.
Molto utile, a questo punto, ci sembra anche mettere a disposizione dei Lettori (a questo link) l’ampia lista di risorse prodotte a livello internazionale e presenti nel web, sul tema Disabilità e coronavirus, selezionate da Bridging the Gap II – Inclusive policies and services for equal rights of persons with disabilities (letteralmente: “Colmare il divario – Politiche e servizi inclusivi per i pari diritti delle persone con disabilità”), progetto della Commissione Europea di cui ci siamo già occupati sulle nostre pagine, che a livello generale punta a sviluppare strumenti utili a facilitare l’attuazione degli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile presenti nella citata Agenda ONU 2030, in parallelo con la diffusione della Convenzione ONU, rivolgendo più specificamente lo sguardo all’attuazione della Convenzione stessa in cinque Paesi di Africa e Sudamerica (Etiopia, Burkina Faso, Sudan, Ecuador e Paraguay*), attraverso la sensibilizzazione pubblica e istituzionale, lo sviluppo delle competenze delle Istituzioni preposte e l’empowerment (“crescita della consapevolezza”) delle organizzazioni di persone con disabilità. (S.B.)
Ricordiamo ancora il link al quale è disponibile il Rapporto realizzato dalle Nazioni Unite, Policy Brief: A Disability-Inclusive Response to COVID-19.
A quest’altro link, invece, vi è la lista delle risorse prodotte a livello internazionale e presenti nel web, sul tema Disabilità e coronavirus.