«Un incontro particolarmente denso e partecipato ai massimi livelli di rappresentanza, con l’obiettivo di affrontare la sfida della riapertura dell’anno scolastico, ciò che sarà possibile solo con il coinvolgimento di tutti gli attori e di tutti i livelli istituzionali, pensando che essa investe indistintamente tutto il territorio nazionale e riguarda migliaia di docenti e operatori, milioni di alunni e delle loro famiglie»: così la FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) sintetizza così il senso del vertice sulla scuola tra il Governo, gli Enti Locali, le Organizzazioni Sindacali e le Associazioni, cui ieri, 4 giugno, insieme al presidente del Consiglio Giuseppe Conte e alla ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, affiancata da Agostino Miozzo, coordinatore del proprio Comitato Tecnico-Scientifico, hanno partecipato anche Paola De Micheli, titolare del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e Angelo Borrelli, in rappresentanza della Protezione Civile. Le Regioni, le Province e i Comuni erano quindi rappresentate dai Presidenti delle rispettive Associazioni, Stefano Bonaccini, Michele de Pascale e Antonio Decaro, mentre per le forze sindacali erano presenti i segretari generali di CGIL, CISL e UIL, Maurizio Landini, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo. A completare ulteriormente il tavolo di lavoro anche il Forum Famiglie e il Forum Studenti, mentre per i temi della disabilità è stata convocata la FISH, anche quale voce dell’Osservatorio Ministeriale sull’Inclusione Scolastica, con la partecipazione del proprio presidente nazionale Vincenzo Falabella.
Ripartire in presenza e in sicurezza: questo l’obiettivo condiviso da tutte le parti coinvolte, un obiettivo da declinare con azioni specifiche e mirate. «È sicuramente apprezzabile – commenta Falabella – essere stati coinvolti in una strategia complessiva fin dal suo esordio e quindi il giudizio iniziale è di apprezzamento, ma anche di consapevolezza di quanto e quale dovrà essere l’impegno per garantire sia l’inclusione che la sicurezza personale».
«Nonostante qualche assai isolato successo – aggiunge – la didattica a distanza è stata generalmente un fallimento per gli alunni con disabilità, soprattutto per quelli che maggiormente necessitano di sostegno o soluzioni specifiche. Per questo il nuovo anno deve garantire, da subito e non con il consueto ritardo, l’ingresso, la partecipazione, l’inclusione già dal primo giorno di scuola, ovviamente adottando tutte le soluzioni di protezione personale sia per gli studenti che per i docenti e gli educatori. Abbiamo proposto di trovare anche su “accomodamenti ragionevoli” in luogo delle mascherine, valutando e dotandosi per tempo di soluzioni alternative quali ad esempio le visiere che fra l’altro agevolerebbero, se usate anche dai docenti, la lettura del labiale con un aiuto indubbio per gli alunni sordi».
Nel corso dell’incontro è stata anche anticipata la previsione di investimenti sugli edifici scolastici e sulle strutture interne ed esterne. «Abbiamo chiesto un’attenzione all’accessibilità in senso ampio degli spazi – dichiara a tal proposito il Presidente della FISH – che vada oltre il mero abbattimento delle barriere fisiche, adottando anche soluzioni che consentano l’orientamento e la fruibilità degli spazi, dei percorsi, dei servizi, ma anche della strumentazione presente nella scuola e nelle immediate vicinanze».
In particolare, al Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture è stata espressa una forte preoccupazione per la gestione dei trasporti scolastici accessibili e inclusivi, sottolineando «la necessità di indicazioni e linee guida, ma anche di finanziamenti ai Comuni e agli Enti tenuti a garantire quel servizio».
«Visto il momento di epocale cambiamento – conclude Falabella – è forse possibile ridisegnare, ripensare, potenziare le soluzioni inclusive, cogliendo le debolezze del sistema che sono divenute evidenti durante l’emergenza coronavirus, ma anche approfittando dell’occasione che si presenta di una profonda complessiva riforma dell’istruzione. Ho quindi proposto un momento di ampio confronto e rifondazione, che riguardi “anche” la disabilità e che ci piace definire come “Stati Generali della Scuola”». (S.B.)
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