Un occhio al recente passato e uno all’imminente futuro stanno caratterizzando queste giornate di intensi confronti sul tema dell’inclusione scolastica delle persone con disabilità, a partire dall’incontro tra le organizzazioni svoltosi ieri, 10 giugno, nella Consulta dell’Osservatorio Permanente sull’inclusione, fino a quello di oggi, 11 giugno, nell’àmbito del Comitato Tecnico Scientifico dell’Osservatorio stesso, che ha visto la presenza, oltre che della ministra Lucia Azzolina e del sottosegretario Giuseppe De Cristofaro anche di Vincenzo Falabella e Nazaro Pagano, presidenti di FISH (Federazione Italiana per il Superando dell’Handicap) e FAND (Federazione tra le Associazioni Nazionali delle Persone con Disabilità).
«Esprimiamo – si legge in una nota diffusa congiuntamente dalle Federazioni -, e non da oggi, l’esigenza, più scientifica che rivendicativa, di comprendere al meglio ciò che è accaduto durante l’emergenza Covid, per delineare le criticità della didattica a distanza, le difficoltà nell’inclusione scolastica, l’impatto delle limitate competenze sia sul digitale che sulle più complessive metodologie didattiche adeguate alla situazione. Capire com’è andata e cosa è successo è indispensabile per profilare e costruire un migliore futuro e la ripresa delle attività a settembre».
«Insieme alle famiglie e alle associazioni che a noi fanno riferimento – prosegue la nota – ci attendiamo innanzitutto che quest’anno più che mai le attività scolastiche inizino per gli alunni/e con disabilità in tempi uguali ai coetanei e ai compagni di classe. E per evitare ulteriori interruzioni all’avvio dell’anno scolastico per tutti, abbiamo proposto proposto che la prossima consultazione elettorale non si tenga nei plessi scolastici. Ci attendiamo inoltre la garanzia di una frequenza in presenza e in sicurezza, ma anche in condizioni di pari opportunità, con gli altri alunni/e senza disabilità. Se verranno previsti dei turni, soprattutto per le disabilità intellettive e i disturbi del neurosviluppo, dovrà essere garantita sempre la didattica in presenza, per non creare ancora più problemi nel riadattamento delle routine».
«Va poi assicurata – sottolineano ancora le Federazioni – la continuità didattica di tutte le figure di supporto: insegnanti di sostegno, educatori, assistenti all’autonomia e alla comunicazione, anche mettendo mano velocemente alle norme che regolano la loro assegnazione e le loro nomine che vanno accelerate proprio con il fine della continuità. E quando ci si riferisce alle pari opportunità dobbiamo pensare anche ai corsi di recupero e apprendimento integrativo, che devono essere garantiti, calibrati e adeguati anche per gli alunni/e con disabilità. Le medesime pari opportunità devono essere ricercate anche nell’individuazione di spazi alternativi che tengano conto di accessibilità e fruibilità».
«Infine – concludono FISH e FAND -, questo momento di passaggio e di ripensamento di percorsi e procedure può rappresentare anche l’occasione per rivedere gli strumenti di progettazione educativa, magari con una maggiore attenzione anche agli aspetti di vita che vanno oltre lo stesso àmbito scolastico e la durata della frequenza».
Dal canto suo, la ministra Azzolina ha rassicurato che i lavori per l’emanazione degli atti applicativi del Decreto Legislativo 66/17 sull’inclusione riprenderanno al più presto.
«Siamo di fronte a sfide epocali, culturali e politiche – hanno commentato a margine dell’incontro Falabella e Pagano – , che potrebbero davvero contribuire sia a farci uscire da uno stallo, rendendo operativi buone parte degli intenti già espressi dalla più recente produzione normativa, sia a raccogliere insegnamenti ed evidenze emerse nel corso dell’emergenza COVID». (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: ufficiostampa@fishonlus.it.
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