Come informa l’ADV (Associazione Disabili Visivi), a seguito di un’audioconferenza svoltasi con Rete Ferroviaria Italiana, «sono state accolte tutte le richieste avanzate dal movimento delle persone con disabilità visiva, in relazione ai viaggi in treno, nella fase successiva all’emergenza. Di conseguenza, a partire dal 15 giugno, le persone con disabilità visiva che non desidereranno utilizzare la sedia a ruote e la piattaforma elevatrice, avranno il diritto di ottenere l’accompagnamento con il sistema tradizionale, pur con qualche particolarità connessa alla persistenza della circolazione del Covid-19, anche se attenuata».
«Nello specifico – spiegano ancora dall’ADV -, il non vedente, indossata la mascherina, potrà utilizzare i guanti o rimanere a mani nude, ma in entrambi i casi dovrà sanificare le mani con l’apposito gel; poi potrà appoggiare la mano, a sua scelta, o sul gomito o sulla spalla dell’assistente, tenendo comunque il braccio leggermente steso. La salita sul treno, invece, a meno che la persona non abbia altri problemi, avverrà autonomamente, seguendo le indicazioni dell’assistente».
«Per quanto riguarda infine il preavviso per l’accompagnamento – concludono dall’ADV -, poiché lo scarso volume del traffico tuttora esistente non giustifica la presenza costante di assistenti in tutte le stazioni, ancora per una quindicina di giorni sarà necessario prenotare ventiquattr’ore prima. A partire invece dalla fine di giugno, si tornerà al preavviso di un’ora per cinque delle grandi stazioni (Milano, Bologna, Firenze, Roma e Napoli) e successivamente, man mano che il traffico dei viaggiatori aumenterà, tale minore preavviso verrà esteso anche ad altre stazioni». (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: segreteria@disabilivisivi.it.
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