All’inizio di aprile, in occasione della Giornata Mondiale per la Consapevolezza dell’Autismo, avevamo segnalato sulle nostre pagine l’uscita, a cura di Erickson, dell’e-book gratuito Storia di un coronavirus, nato all’interno di un gruppo di lavoro dell’Unità Operativa di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza della Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano, per trovare un modo concreto e immediatamente fruibile, utile a facilitare genitori e bambini nell’affrontare nel miglior modo possibile l’emergenza generata dal coronavirus.
Per accompagnare ora i più piccoli nel graduale rientro verso la nuova quotidianità, affrontando ulteriori “sfide” per genitori e bambini, quali la gestione dell’incertezza e la convivenza con la libertà, il medesimo gruppo di lavoro ha prodotto il seguito di quella pubblicazione, intitolato Storia di un coronavirus: Mamma, usciamo?, sempre su testi della psicologa e psicoterapeuta Francesca Dall’Ara e illustrazioni di Giada Negri (l’e-book è scaricabile gratuitamente a questo link).
«Questa nuova storia – spiegano i promotori dell’iniziativa – narra entusiasmi, paure e dubbi di Margherita e dei suoi fratellini, con l’intento di spiegare ai bambini le ragioni delle misure di contenimento e distanziamento, provando a delineare divieti e nuove opportunità, il tutto attraverso un linguaggio semplice e dando forte rilievo alle diverse sfumature emotive di ciascun personaggio. Anche in questo caso ci rivolgiamo a tutti i bambini, a partire dai 2 anni, con un’attenzione specifica a quelli con bisogni comunicativi complessi e disturbi del neurosviluppo, attraverso una versione adattata e tradotta in simboli CAA (Comunicazione Aumentativa Alternativa), secondo il modello inbook».
«In questa nuova fase – commenta la neuropsichiatra Maria Antonella Costantino, che dirige la struttura promotrice dell’opuscolo – potrebbe non essere semplice convincere i bambini a rinunciare alle certezze e alle routine faticosamente reinventate e conquistate durante il confinamento, in favore di una “normalità parziale”, fatta di distanza e misure di protezione individuale. Potremo incontrare bambini entusiasti all’idea di uscire come altri che non ne hanno nessuna intenzione, bambini capaci di mantenere in modo esemplare le regole di igiene e distanziamento, come altri trasgressivi e provocatori di fronte alle richieste dei genitori. Ecco perché appare fondamentale coinvolgere e spiegare ai bambini cosa sta succedendo e cosa succederà attraverso parole, tempi, ma anche strumenti adatti a ciascuno, in base all’età e alla diversa capacità di comprendere, lasciando spazio alle loro domande curiose e alle loro incertezze». (S.B.)
Ricordiamo ancora il link al quale si può scaricare gratuitamente l’e-book Storia di un coronavirus. Mamma, usciamo?. Per ulteriori informazioni: Algisa Gargano (algisa@mavico.it).