Austria, Bulgaria, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Lussemburgo, Polonia, Regno Unito, Spagna, Svizzera e Ungheria: sono gli Stati Europei che hanno finora risposto all’utile indagine curata dall’Associazione Blindsight Project, riguardante le rispettive norme sul riconoscimento dei cani guida delle persone con disabilità visiva e più in generale dei cani da assistenza.
«In attesa che vengano emanate le normative europee sul riconoscimento del cane guida – spiega Simona Zanella, responsabile del Settore Cane Guida di Blindsight Project -, per uniformarne sia il tipo di addestramento che l’identificabilità in tutti i Paesi del Vecchio Continente, abbiamo voluto offrire un elenco delle normative attuali esistenti negli Stati che hanno risposto alle nostre domande [l’elenco è disponibile a questo link, N.d.R.]. Gli Stati assenti sono quelli da cui non abbiamo al momento ricevuto alcuna risposta».
È ben nota, ai Lettori di «Superando.it», la campagna che Blindsight Project ha lanciato ormai da molti anni per la corretta applicazione delle norme nazionali sul cane guida delle persone con disabilità visiva, il quale può entrare in ogni luogo aperto al pubblico, come stabilito dalla Legge 37/74 (seguita dalle Leggi 376/88 e 60/06).
Come abbiamo poi riferito lo scorso anno, in occasione di un convegno promosso su tale tema, Blindsight Project è al lavoro anche per arrivare a una nuova legge che tuteli i cani di assistenza per ogni altra forma di disabilità.
Anche di questi ultimi si occupa l’elenco delle normative presenti nei vari Stati, fermo restando, come puntualizza Zanella, «che ci auguriamo di poter ricevere presto risposte utili anche da altri Stati. Il nostro settore resta in ogni caso sempre a disposizione per ogni chiarimento (caneguida@blindsight.eu), e ricordo anche l’altra nostra sezione Mobilità Accessibile di Blindsight, che può essere utile consultare prima di intraprendere un viaggio». (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: info@blindsight.eu; caneguida@blindsight.eu.