«Partecipiamo con entusiasmo a questo ambizioso progetto, che rappresenta l’anima viva e generosa del nostro Paese che vuole guardare avanti con speranza al futuro e superare l’emergenza sanitaria che ci ha travolti negli ultimi mesi. Crediamo fortemente che Posso.it possa supportarci nella nostra mission volta a veicolare la conoscenza dei DSA (disturbi specifici dell’apprendimento), promuovere la ricerca, accrescere gli strumenti e migliorare le metodologie nella scuola e nel lavoro, affrontando e risolvendo le problematiche sociali legate a questi disturbi»: così Antonella Trentin, vicepresidente nazionale dell’AID (Associazione Italiana Dislessia), presenta l’iniziativa nata da una collaborazione tra la stessa AID e la piattaforma partecipativa Posso.it (ideata, quest’ultima, da One More Pictures e realizzata da Direct2Brain con RAI Com e la media partnership di RAI e RAI Cinema, oltreché con il sostegno di ANICA, Videocittà e Roma Lazio Film Commission), consistente in dieci videointerviste, per raccontare appunto la dislessia e gli altri DSA (se ne legga ampiamente nel box in calce), per altrettanti mercoledì a partire da oggi, 24 giugno (ore 18.30 e in replica alle 21).
A condurre le videointerviste saranno i giornalisti Francesco Alò e Gian Luca Pisacane, consentendo a vari referenti dell’AID (insegnanti, studenti, psicologi, formatori e neurologi) di affrontare numerosi temi, dal modo in cui i DSA incidono sulla vita di un ragazzo, a quanto sia importante affrontarli in modo corretto nel percorso scolastico, all’interno della società e in àmbito lavorativo, in un’ottica di accessibilità e inclusione. E tra le interviste, vi saranno anche quelle dedicate alle esperienze del Gruppo Giovani AID, con i racconti di Francesco Madeddu e Camilla Coppola, in compagnia del noto attore Francesco Pannofino.
«La collaborazione con l’AID – sottolineano Manuela Cacciamani e Gennaro Coppola, rispettivamente fondatrice e amministratore delegato di One More Pictures – ci ha dato la possibilità di realizzare queste interviste emozionanti a scopo divulgativo e informativo, cogliendo appieno il senso del servizio pubblico offerto da Posso.it». (S.B.)
Le videointerviste di cui si parla nel presente testo sarannopubblicate online settimanalmente, ogni mercoledì, a partire da oggi, 24 giugno (ore 18,30 e in replica alle 21). La prima di esse, curata da Francesco Alò, sarà a Sergio Messina, presidente nazionale dell’AID e a Francesco Biagioni del Gruppo Giovani AID (a questo link il video). Per visulaizzare invece il calendario completo delle interviste, accedere a questo link.
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: a.morabito@gruppolife.com (Anna Morabito); comunicazione@aiditalia.org (Gabriele Brinchilin).
La dislessia e gli altri DSA (disturbi specifici dell’apprendimento)
Il più diffuso DSA (disturbo specifico di apprendimento) è la dislessia, cioè il disturbo specifico della lettura, che si manifesta e si evolve in concomitanza dell’inizio dell’attività scolastica, quando emergono le prime difficoltà nell’attivare in maniera fluente e senza affaticamento tutte quelle operazioni mentali necessarie per leggere, quali riconoscere le lettere singole, le sillabe e quindi le parole, associandole ai suoni corrispondenti. Frequenza degli errori e lentezza nella decodifica ne sono i tipici aspetti: il bambino può, per esempio, presentare difficoltà nel riconoscere, scambiandoli tra loro, grafemi che differiscono visivamente per piccoli particolari quali: “m” con “n”, “c” con “e”, “f” con “t”, “a” con “e”.
La persona con disortografia, invece, evidenzia la difficoltà a tradurre correttamente le parole in simboli grafici e a confondere il suono delle lettere (per esempio “f/v”, “t/d”, “p/b”, “c/g”, “l/r”).
Un terzo disturbo che impedisce alla persona di esprimersi nella scrittura in modo fluido è la disgrafia, caratterizzata da una grafia spesso illeggibile, da una pressione eccessiva sul foglio e dallo scarso rispetto degli spazi sul foglio.
C’è infine la difficoltà a comprendere simboli numerici e a svolgere calcoli matematici, conosciuta con il nome di discalculia. Stando ai dati, circa il 3% della popolazione studentesca è affetta da tale disturbo, che complica la lettura e la scrittura dei numeri e soprattutto l’elaborazione delle quantità. Gli errori collegati a questa problematica molto spesso non vengono riconosciuti nell’immediato. Diversi, infatti, sono i casi di discalculia erroneamente diagnosticati come dislessia.
L’AID (Associazione Italiana Dislessia)
È nata con la volontà di fare crescere la consapevolezza e la sensibilità in particolare verso il disturbo della dislessia evolutiva, che in Italia si stima riguardi circa 2 milioni di persone.
L’Associazione conta oltre 18.000 soci e 98 Sezioni attive distribuite su tutto il territorio nazionale. Essa lavora per approfondire la conoscenza dei DSA e promuovere la ricerca, accrescere gli strumenti e migliorare le metodologie nella scuola, affrontare e risolvere le problematiche sociali legate a questi disturbi. È aperta ai genitori e familiari di bambini con DSA, alle persone adulte con DSA, agli insegnanti e ai tecnici (logopedisti, psicologi, medici).
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