Minori con disabilità e Centri Estivi: non un giorno di meno, non un euro in più!

La denuncia arriva dal Centro Antidiscriminazione Franco Bomprezzi della Federazione lombarda LEDHA: per la partecipazione dei minori con disabilità ai Centri Estivi si chiede alle loro famiglie di pagare rette più elevate o di ridurre la frequenza a periodi limitati. Di fronte quindi a tali comportamenti discriminatori e illegittimi, dalla LEDHA si dichiara: «Ai minori con disabilità, che sono tra i soggetti più provati dal lungo periodo di lockdown e dalla chiusura delle scuole, va garantito il diritto a una piena partecipazione ai Centri Estivi: non un giorno di meno, non un euro in più!»

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La ricetta di Zanardi: parole giuste e fatti

«Alex Zanardi – scrive Anotnio Giuseppe Malafarina – ci dà la ricetta per uscire dal “virus dell’ipocrisia”: parole giuste e fatti. La vita si vive, ammirare quella degli altri senza affrontare la propria è un diletto fin troppo simile a un puro gioco di parole. Se si ammira Zanardi e lo si considera veramente un esempio, non resta altro che questo: su le maniche, olio di gomito e pedalare»

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Il mondo che sarà dovrà essere anche a misura delle donne con disabilità

Nei giorni scorsi il Gruppo di Lavoro sulla “Parità di genere” dell’ASviS (Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile) ha prodotto un documento che analizza l’impatto della pandemia da coronavirus sulle donne e avanza proposte di azioni concrete per la ripartenza nel breve periodo. Va segnalato con piacere che in tale documento le specifiche esigenze delle donne con disabilità sono state considerate sia nelle azioni volte a rendere esigibile il diritto alla salute, sia in quelle di contrasto alla violenza di genere

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Familiari nelle residenze e riapertura centri diurni: non si può più attendere

Oggi stesso avevamo accolto una protesta proveniente dalla Toscana con la quale ci si chiedeva perché i centri diurni e le attività di socializzazione che coinvolgono le persone con disabilità dovessero rimettersi in moto per ultimi. Nelle Marche, a quanto pare, la situazione è la stessa, allargata inoltre alle visite dei familiari presso le residenze sociali e sociosanitarie, sostanzialmente bloccate, nonché agli interventi domiciliari, che stentano anch’essi a riattivarsi compiutamente. «Arrivati a fine giugno – scrivono dal Gruppo Solidarietà – tutto ciò non è più accettabile»

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Dovremo scendere in piazza per fare riaprire i centri diurni?

«C’è un motivo – scrive Massimiliano Frascino – per cui in Toscana – ma il problema è di tutta l’Italia – i centri diurni e le attività di socializzazione che coinvolgono le persone con disabilità debbano rimettersi in moto per buoni ultimi? Mentre cinema, teatri, spiagge e finanche le discoteche, dopo bar, pizzerie, ristoranti e ogni tipologia di locale pubblico, sono stati autorizzati a riaprire i battenti? Dovremo forse essere costretti a urlare e a protestare in modo visibile per essere presi in considerazione?»

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Come accogliere in albergo una persona con disturbo dello spettro autistico

Senza la presunzione di essere una ricerca né tanto meno un trattato scientifico, il “Vademecum Autismo. Informazioni di base e suggerimenti pratici”, realizzato dall’Ente Bilaterale del Terziario e del Turismo della Provincia di Torino, in collaborazione con la CPD di Torino (Consulta per le Persone in Difficoltà) e con l’Associazione Cabaleonte, ha l’obiettivo di aumentare la consapevolezza delle persone che potenzialmente possono venire a contatto con chi soffre di disturbi dello spettro autistico, in particolare nel settore alberghiero

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Così sono diventata regista della mia vita

«Dopo l’età della formazione viene l’età dell’autoaffermazione – scrive Zoe Rondini -: è così un po’ per tutti e in parte lo è stato anche per me, pur se con tempi, modi e obiettivi diversi da quelli delle persone “normali”. Ed è così che dopo il periodo adolescenziale e una volta concluso il liceo, cominciai a fare delle scelte più ponderate che mi hanno portata ad essere sempre più autonoma e, almeno in parte, ad essere io la “regista” della mia vita»

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Alunni e alunne con disabilità: tante sfide aperte per il nuovo anno scolastico

«Guardiamo con speranza e preoccupazione al nuovo anno scolastico, ma un elemento per noi assolutamente irrinunciabile e che in qualunque modo i bambini e i ragazzi torneranno a scuola è chiaro che il posto degli alunni e delle alunne con disabilità potrà essere uno solo: quello a fianco dei loro compagni»: a dirlo è Alessandro Manfredi, presidente della Federazione lombarda LEDHA, che a tal proposito ha inviato una lettera aperta, elaborata dal proprio Gruppo Scuola, alle Istituzioni Regionali e Locali della Lombardia, con una serie di precise richieste e raccomandazioni

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Bene la Consulta, ma ora serve una riforma complessiva

«Bene la Sentenza della Corte Costituzionale secondo cui l’attuale importo delle pensioni di invalidità civile totale è “inadeguato per vivere” e tuttavia essa pone un problema politico urgente, non solo perché non considera le persone cieche e sorde e gli invalidi parziali, ma anche per gli effetti distorsivi che potrebbe causare, se non incardinata in una più complessiva riforma di queste misure assistenziali e di altre a sostegno della vita indipendente e di percorsi di autonomia»: così la Federazione FISH commenta il pronunciamento della Consulta sulle pensioni di invalidità civile totale

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