L’incontro online No barriere. In ogni senso, promosso dall’Associazione Luca Coscioni (se ne legga la nostra presentazione) ha consentito un utile confronto tra i dirigenti dell’organizzazione promotrice e molte persone impegnate per i diritti delle persone con disabilità, sui temi delle barriere architettoniche, sensoriali e digitali, degli ausili e anche dell’assistenza sessuale. Vi sono intervenuti anche una serie di esponenti istituzionali, quali Paola Pisano, ministra per l’Innovazione Tecnologica e la Digitalizzazione, il parlamentare europeo Brando Benifei, i deputati Leonardo Aldo Penna, Lisa Noja e Giusy Versace, insieme a Giuseppe Recinto, consigliere sulla Disabilità del Presidente del Consiglio.
«Occorre un grande investimento infrastrutturale per la libertà che va restituita alle persone con disabilità – hanno dichiarato durante l’incontro Filomena Gallo e Rocco Berardo, rispettivamente segretario e coordinatore delle iniziative sulla Disabilità dell’Associazione Coscioni -. Libertà di movimento, di partecipazione civile e politica, di lavoro, di vita indipendente devono dunque essere garantite grazie alla piena accessibilità digitale di tutti i servizi pubblici con equiparazione della firma digitale a quella autografa anche in àmbito di partecipazione democratica; e grazie poi all’introduzione di un “superbonus del 110%”, per equiparare gli interventi di abbattimento delle barriere architettoniche negli edifici a quelli degli altri sgravi previsti. Queste sarebbero misure urgenti utili a garantire a milioni di persone di essere liberate da edifici che attualmente presentano gravi condizioni di inaccessibilità e agibilità».
«In generale, rispetto agli interventi sulla disabilità – ha sottolineato dal canto suo Fabrizio Starace, consigliere generale dell’Associazione Coscioni e direttore del Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze Patologiche dell’AUSL di Modena, che ha partecipato anch’egli all’incontro – occorre elaborare un testo unico, che proponga misure, benefìci, interventi per specifici àmbiti, gestito da una governance centralizzata, in grado di superare la frammentazione, e non da un “federalismo dell’abbandono”. Le persone con disabilità hanno inoltre la necessità di interfacciarsi con strumenti trasparenti e accessibili. In altri Paesi, ad esempio, vi è un “calcolatore dei benefìci possibili” che consente di individuare i servizi di welfare disponibili caso per caso, per riuscire a orientarsi nella giungla di iniziative spesso sconosciute ai più. E da ultimo, ma non ultimo occorre varare anche uno strumento di valutazione delle politiche a favore delle disabilità, dei parametri da raggiungere, pena la non acquisizione dei fondi previsti. La Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità prevede queste misure ed è una Legge assunta oltre dieci anni fa dal Parlamento italiano [Legge 18/09, N.d.R.]; basterebbe fare un’analisi di coerenza tra quei princìpi e le normative attuali per individuare il gap, spero esistente solo per questione di ignoranza».
«In vista della stagione estiva – hanno informato quindi Gallo e Berardo – abbiamo previsto azioni legali verso i Comuni inadempienti nell’abbattimento delle barriere perché la stragrande maggioranza delle spiagge italiane è tuttora inaccessibile. Si tratta di una discriminazione e di una violazione di leggi che faremo valere nei Tribunali contro l’immobilismo delle Istituzioni».
Al termine dell’incontro No Barriere. In ogni senso, l’Associazione Coscioni ha presentato un documento rivolto alle Istituzioni, nel quale si chiede: «di istituire Registri Regionali (già esistenti in Lazio e Lombardia) da collegare a uno nazionale, per monitorare l’applicazione della Legge sui PEBA (Piani di Eliminazione delle Barriere Architettoniche) da parte dei Comuni; di evitare che le tipologie di ausili contenuti nel Nomenclatore Tariffario destinate ai bisogni più delicati e complessi delle persone siano acquistate e fornite senza adeguate gare d’appalto, come previsto dalla nuova normativa; di adottare una legge sull’assistenza sessuale, già presentata in Parlamento in altre Legislature, che consenta anche alle persone con gravi disabilità di poter vivere una dimensione fisica e psicologica relativa alla loro sfera sessuale oggi di fatto proibita; di prevedere un modello di gestione unica per tutto quanto attiene alla disabilità e le attività e gli interventi sociosanitari integrati di cui al Decreto del Presidente del Consiglio del 12 gennaio 2017 (nuovi Livelli Essenziali di Assistenza), con il fine di includere – secondo la metodologia del “Budget di Salute” – le diverse misure di parte sociale e sanitaria previste dalle norme per il sostegno all’autonomia, la vita indipendente, la domiciliarità delle cure per le persone con disabilità fisica e psichica, attraverso uno strumento informativo completo e di facile comprensione per la massima conoscenza e fruizione dei cittadini».
«Le proposte di azione politica e sociale a tutela delle persone con disabilità presentate dall’Associazione Coscioni – ha affermato la ministra Pisano – sono idee da trasformare in misure concrete perché significative per l’intero Sistema Paese». Nello specifico del suo Dicastero, quello dell’Innovazione Tecnologica e della Digitalizzazione, ha poi aggiunto che «è importante dare le stesse opportunità a tutti i cittadini e per questo tutti i servizi digitali debbano assicurare il massimo dell’accessibilità». (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Fabio Miceli (fabio.miceli@associazionelucacoscioni.it).
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