Ancora una volta ignorata l’accessibilità digitale

«Ancora una volta la disabilità visiva viene dimenticata e l’accessibilità digitale ignorata, ciò che è ancora più grave perché a farlo è la Pubblica Amministrazione, discriminando i non vedenti e gli ipovedenti anche sull’utilizzo di un’applicazione che dovrebbe consentire a tutti, in questa fase di emergenza sociale, di poter fruire di un buono vacanze»: lo dichiara il Presidente dell’UICI di Roma, affiancato dall’Associazione Cuore Digitale, denunciando l’inaccessibilità alle persone con disabilità visiva, della app necessaria a richiedere il “Bonus Vacanze” previsto dal “Decreto Rilancio”
Utilizzo di uno smartphone da parte di una donna non vedente
Utilizzo di uno smartphone da parte di una donna non vedente

«Mario, cieco fin dalla nascita, scarica dal proprio smartphone l’app IO e si autentica via SPID, perché vuole usufruire del “Bonus Vacanze”, ma scopre che ne è impossibilitato».
Avevamo già segnalato, in altra parte del giornale, la denuncia e l’iniziativa dell’Associazione Luca Coscioni, che dopo avere constatato l’inaccessibilità alle persone con disabilità visiva della app IO, necessaria per richiedere il “Bonus Vacanze” previsto dal cosiddetto ”Decreto Rilancio”, aveva deciso di inviare una diffida all’Agenzia delle Entrate.
A soffermarsi sulla medesima discriminazione sono anche l’UICI di Roma (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti), citando, tra i tanti, il caso del proprio socio Mario, insieme all’Associazione Cuore Digitale, che a fianco della stessa UICI Capitolina, si occupa di diffondere una cultura digitale inclusiva.

In una nota congiunta, dunque, le due organizzazioni, «pur plaudendo alla lodevole iniziativa di carattere digitale e di incentivo al turismo», segnalano «la gravità riscontrata sulle limitazioni tecnologiche dell’app IO che risulta totalmente inaccessibile per i non vedenti».
«Purtroppo – dichiara Giuliano Frittelli, presidente dell’UICI di Roma – ancora una volta la disabilità visiva viene dimenticata, l’accessibilità digitale sancita sin dalla Legge 4/04 (“Legge Stanca”) del gennaio 2004 viene ignorata ed è ancora più grave che la violazione della norma avvenga dalla Pubblica Amministrazione o da chi lavora per essa, discriminando i non vedenti e gli ipovedenti rispetto agli altri cittadini, anche sull’utilizzo di un’applicazione che dovrebbe consentire a tutti, in questa fase di emergenza sociale, di poter fruire di un buono vacanze».

«L’app IO – precisa Gianluca Ricci, presidente di Cultura Digitale – è in versione beta ed è quindi comprensibile che abbia ancora bisogno di ulteriori sviluppi, ma la questione si complica ulteriormente se andiamo a guardare la roadmap che prevede il rilascio di IO nella sua versione web per il mese di gennaio 2021, motivo per cui un non vedente non può richiedere il bonus nemmeno usando il browser del proprio laptop».
«Essendo IO un’applicazione del Governo – conclude – , ci auguriamo che ci sia una maggiore accelerazione dal punto di vista dell’inclusività tecnologica, visto che il Bonus Vacanze può essere richiesto fino al 31 dicembre 2020». (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Ufficio Stampa UICI di Roma (Giovanni Fornaciari), ufficiostampa@uicroma.it; Ufficio stampa Cuore Digitale (cuoredigitale@gmail.com).

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