Legge sui caregiver: servono più coraggio e più risorse

Accelera la discussione al Senato sul Disegno di Legge “Disposizioni per il riconoscimento ed il sostegno del caregiver familiare”, depositato già da un anno. «E tuttavia – dichiara il presidente della FISH Falabella, ribadendo concetti già espressi da tale Federazione – in quel testo ci sono vari aspetti da chiarire e definire, per arrivare a una norma di rango primario che fissi in modo netto diritti, tutele e servizi per le tantissime persone che prestano un’assistenza continuativa e significativa ad un congiunto con grave disabilità. E servono anche maggiori risorse che ora non ci sono»

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ANFFAS: prove per un nuovo futuro

«Il nostro slogan sarà “ANFFAS prove di futuro”, un futuro che non si limiti a ripristinare la situazione ante-pandemia, ma che contribuisca a costruire un nuovo welfare, partendo da un modello di sviluppo equo, inclusivo e sostenibile e dove finalmente i diritti delle persone con disabilità e i connessi servizi siano resi a tutti i livelli concretamente esigibili, da considerare come servizi essenziali da garantire in modo omogeneo sull’intero territorio nazionale»: lo ha dichiarato Roberto Speziale, presidente dell’ANFFAS, a conclusione dell’Assemblea Annuale dell’Associazione

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Il superdisabile. Analisi di uno stereotipo

«Evitare che la “superdisabilità” riferita a personaggi di grande notorietà diventi un nuovo stereotipo, ricordando sempre che la comunicazione su questo tema ha sempre un aspetto ambivalente, talvolta ambiguo»: lo avevano dichiarato a suo tempo Marco Ferrazzoli, Francesca Gorini e Francesco Pieri, autori del libro “Il superdisabile. Analisi di uno stereotipo”, che sarà al centro di un incontro, nella serata di oggi, 9 luglio, all’interno della manifestazione letteraria “il libro possibile” di Polignano a Mare (Bari)

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“Non lasciare nessuno indietro”: e ai tempi del coronavirus?

Il principio “Non lasciare nessuno indietro” è centrale nell’Agenda ONU 2030 per lo Sviluppo Sostenibile e tuttavia, secondo CBM Italia, «l’esperienza del Covid-19 in Italia ha messo drammaticamente in luce come in tempi di crisi i diritti delle persone con disabilità siano stati gli ultimi a ricevere attenzione. Quale impegno sta dunque mettendo in campo la cooperazione internazionale italiana, per evitare che si disperdano i progressi degli ultimi anni per l’inclusione delle persone con disabilità?». Se ne parlerà il 15 luglio, durante un seminario in rete promosso dalla stessa CBM Italia

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Mai è legittimo comprimere i processi decisionali di una persona con disabilità

«Nessuna compressione dei processi decisionali è legittima. E tuttavia, condizionamenti esterni ostacolano a volte l’espressione delle potenzialità della persona con disabilità, in termini di personale contributo allo sviluppo della società civile e in termini di autonomia: interessi, gusti, aspirazioni, inclinazioni e affetti profondi vengono appiattiti su un’unica linea retta tracciata dal mancato riconoscimento della sua capacità di scelta»: è scritto nella “Relazione al Parlamento 2020”, presentata dal Garante nazionale dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale

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Uno sportello a Roma, per l’avvio allo sport delle persone con disabilità

È attivo da qualche giorno a Roma, presso la Filiale Capitolina del Centro Protesi INAIL, uno Sportello Informativo CIP (Comitato Italiano Paralimpico), finalizzato all’avvio alla pratica sportiva delle persone con disabilità, che vi potranno ricevere informazioni di orientamento sulla scelta dell’attività sportiva più idonea e un supporto tecnico per cominciare, o ricominciare, a praticare sport

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L’impatto sociale dell’amministrazione di sostegno

“Legami di prossimità” e “Sostieni il tuo vicino”, sono due progetti attuati dall’AIASS (Associazione Italiana Amministrazioni di Sostegno Solidali), voluti per rafforzare l’azione comune in favore delle persone fragili che necessitano di un sostegno nelle pratiche di vita quotidiana, tramite l’istituto dell’amministrazione di sostegno. I risultati ottenuti da tali iniziative, che ben presto hanno coinvolto un’ampia partnership fatta di soggetti pubblici e di Enti del Terzo Settore, verranno presentati il 16 luglio nel corso di una conferenza stampa a Pordenone

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Quell’ingiusto e cinico limite di reddito

«È certamente giusta – scrive Vito Berti – quella Sentenza della Corte Costituzionale secondo cui l’attuale importo delle pensioni di invalidità civile totale è “inadeguato per vivere” e tuttavia essa ha confermato un ingiusto limite di reddito, facendo sì che le persone con disabilità grave e gravissima, con un reddito personale pari o superiore a 8.469,63 euro all’anno, non avranno diritto all’aumento della pensione di invalidità civile, non potendo quindi aggiungere 364,70 euro al mese agli attuali 286,81 euro»

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