«Dalle cronache giornalistiche alle trasmissioni televisive, dal cinema allo sport, sempre più persone con disabilità divengono protagonisti pubblici e molti cosiddetti supercrip – termine traducibile come “superdisabili” – sono diventati modelli di notorietà planetaria. Personaggi come Alex Zanardi, Bebe Vio, Giusy Versace e Nicole Orlando – con le loro imprese – sono in grado di ispirare autostima, fiducia e proattività in chi vive condizioni di handicap, invalidità, menomazione».
Avevamo tratteggiato così, qualche tempo fa, il tema di partenza del libro di Marco Ferrazzoli, Francesca Gorini e Francesco Pieri, intitolato Il superdisabile. Analisi di uno stereotipo, pubblicato da LuCe Edizioni, che sarà al centro nella serata di oggi, giovedì 9 luglio (ore 20.30) a Polignano a Mare, in provincia di Bari (Porto Turistico Cala Ponte Marina, Banchina Puglia, 365), di un incontro promosso nell’àmbito della diciannovesima edizione del Festival il libro possibile, manifestazione editoriale di crescente successo, dedicata quest’anno al tema I viaggiatori del tempo e dello spazio, celebrando tra l’altro il centenario della nascita dello scrittore e biochimico Isaac Asimov e il rapporto tra uomo, arte, scienza e tecnologia dopo la pandemia da Covid-19.
Per l’occasione, insieme a Marco Ferrazzoli parteciperà all’incontro l’ambasciatore del CIP (Comitato Italiano Paralimpico) Luca Mazzone, vincitore di numerosi titoli nazionali e internazionali nel paraciclismo e nella scherma, mentre a presentare sarà Francesco Manfredi, medico del CIP Puglia.
Da quella base di partenza sopraindicata, «il nostro libro – avevano spiegano gli Autori del Superdisabile – affronta con una riflessione critica questa evoluzione rispetto allo stigma, alla vergogna, all’isolamento e al pietismo che spesso hanno connotato le persone con disabilità in passato, partendo da un’analisi del “diverso” nella storia e nell’immaginario, fino ad arrivare ai progressi della ricerca e della tecnologia che hanno aiutato a migliorare la qualità della vita e a favorire l’inclusione sociale delle persone con disabilità, senza tuttavia dimenticare la realtà quotidiana e lontana dai riflettori di chi vive tali condizioni e quella dei caregiver, le difficoltà, i costi e i carichi che la appesantiscono».
In queste ultime parole, quindi, è racchiuso il senso stesso del libro di Ferrazzoli, Gorini e Pieri, l’invito cioè ad «evitare che la “superdisabilità” diventi un nuovo stereotipo, ricordando che la comunicazione su questo tema ha sempre un aspetto ambivalente, talvolta ambiguo».
Marco Ferrazzoli è capo ufficio stampa del CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche), oltreché docente di Teoria e Tecnica della Divulgazione della Conoscenza all’Università di Roma Tor Vergata. Francesca Gorini è giornalista dell’Unità Ufficio Stampa del CNR e coordinatrice redazionale del portale istituzionale dell’Ente. Francesco Pieri, laureato in Scienze della Comunicazione all’Università di Roma Tor Vergata, studia Organizzazione e Marketing all’Università La Sapienza di Roma. (S.B.)
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