«A dieci anni dal varo della Legge 170/10 (Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in àmbito scolastico), la prima dedicata ai disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) in àmbito scolastico, qual è stato il contributo di essa nel garantire il diritto allo studio e al successo scolastico di bambini/e e ragazzi/e con DSA? In quale modo un’estensione di essa all’àmbito del lavoro può influire positivamente sull’inserimento lavorativo e la crescita professionale delle persone adulte con DSA?».
Sono questi i quesiti cui si tenterà di rispondere domani, 16 luglio, durante la maratona trasmessa in diretta dalle ore 12 sulla piattaforma partecipativa Posso.it, promossa dall’AID (Associazione Italiana Dislessia), con il titolo Dislessia, proposte per un aggiornamento della Legge 170/2010.
A condurre l’evento saranno la giornalista Barbara Palombella e la fondatrice e produttrice di Onemore Pictures Manuela Cacciamani, con l’introduzione di Giacomo Stella, psicologo psicolinguista, già docente di Psicologia Clinica all’Università di Modena e Reggio Emilia, fondatore dell’AID e di Sergio Messina, neuropsichiatra infantile, presidente dell’AID stessa.
Interverranno quindi (in ordine alfabetico): Maria Enrica Bianchi, docente e membro del Consiglio Direttivo dell’AID; Raffaele Ciambrone, dirigente presso la Direzione Generale per lo Studente, l’Integrazione, la Partecipazione e la Comunicazione del Ministero dell’Istruzione; Gabriele Cordovani, psicologo, coordinatore del Gruppo Giovani dell’AID nazionale; Enrico Ghidoni, specialista in Neurologia, membro del Comitato DSA e Lavoro dell’AID, esperto in DSA delle persone adulte; Ladislao Liverani, attore e autore della canzone Ma che ne sai, sigla dell’evento; Francesco Madeddu, educatore professionale e membro del Consiglio Direttivo dell’AID; Viviana Rossi, rappresentante dell’AID presso l’Osservatorio per l’Inclusione Scolastica del Ministero dell’Istruzione; Antonella Trentin, vice presidente dell’AID. (S.B.)
La maratona di domani, 16 luglio, potrà essere seguita in diretta, come detto, nella piattaforma partecipativa Posso.it, gratuitamente e senza necessità di registrazione, a partire dalle ore 12. Da venerdì 17, poi, la registrazione della maratona stessa sarà disponibile fra gli eventi speciali presenti sempre in Posso.it. Per ulteriori informazioni e approfondimenti: a.morabito@gruppolife.com (Anna Morabito); comunicazione@aiditalia.org (Gabriele Brinchilin).
La dislessia e gli altri DSA (disturbi specifici dell’apprendimento)
Il più diffuso DSA (disturbo specifico di apprendimento) è la dislessia, cioè il disturbo specifico della lettura, che si manifesta e si evolve in concomitanza dell’inizio dell’attività scolastica, quando emergono le prime difficoltà nell’attivare in maniera fluente e senza affaticamento tutte quelle operazioni mentali necessarie per leggere, quali riconoscere le lettere singole, le sillabe e quindi le parole, associandole ai suoni corrispondenti. Frequenza degli errori e lentezza nella decodifica ne sono i tipici aspetti: il bambino può, per esempio, presentare difficoltà nel riconoscere, scambiandoli tra loro, grafemi che differiscono visivamente per piccoli particolari quali: “m” con “n”, “c” con “e”, “f” con “t”, “a” con “e”.
La persona con disortografia, invece, evidenzia la difficoltà a tradurre correttamente le parole in simboli grafici e a confondere il suono delle lettere (per esempio “f/v”, “t/d”, “p/b”, “c/g”, “l/r”).
Un terzo disturbo che impedisce alla persona di esprimersi nella scrittura in modo fluido è la disgrafia, caratterizzata da una grafia spesso illeggibile, da una pressione eccessiva sul foglio e dallo scarso rispetto degli spazi sul foglio.
C’è infine la difficoltà a comprendere simboli numerici e a svolgere calcoli matematici, conosciuta con il nome di discalculia. Stando ai dati, circa il 3% della popolazione studentesca è affetta da tale disturbo, che complica la lettura e la scrittura dei numeri e soprattutto l’elaborazione delle quantità. Gli errori collegati a questa problematica molto spesso non vengono riconosciuti nell’immediato. Diversi, infatti, sono i casi di discalculia erroneamente diagnosticati come dislessia.
L’AID (Associazione Italiana Dislessia)
È nata con la volontà di fare crescere la consapevolezza e la sensibilità in particolare verso il disturbo della dislessia evolutiva, che in Italia si stima riguardi circa 2 milioni di persone.
L’Associazione conta oltre 18.000 soci e 98 Sezioni attive distribuite su tutto il territorio nazionale. Essa lavora per approfondire la conoscenza dei DSA e promuovere la ricerca, accrescere gli strumenti e migliorare le metodologie nella scuola, affrontare e risolvere le problematiche sociali legate a questi disturbi. È aperta ai genitori e familiari di bambini con DSA, alle persone adulte con DSA, agli insegnanti e ai tecnici (logopedisti, psicologi, medici).