“Terzo tempo-Be Prepared”, ovvero l’unione fa la forza è il vaccino più potente

L’acquisto di ausili informatici, l’organizzazione di laboratori per raccogliere le storie vissute in tempo di pandemia dalle persone con disabilità e dalle loro famiglie, l’accompagnamento di queste ultime a una ripresa graduale delle attività: tutto questo si farà sul territorio del Milanese, in favore di circa trenta persone con disabilità e delle loro famiglie, grazie al progetto di rete “Terzo Tempo-Be Prepared”, promosso da quattro Cooperative Sociali e finanziato tramite un bando della Fondazione Comunitaria Nord Milano, bell’esempio di “unione che può fare la forza”

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La differenza tra nascere vivi e sopravvivere

«“Proprio come un fiore sboccia dopo aver sopportato il rigido freddo invernale – scrive Zoe Rondini, citando lo scrittore giapponese Daisaku Ikeda -, un sogno può avverarsi solo se si è preparati a sopportare i tormenti che ne accompagnano la realizzazione e a compiere tutti gli sforzi necessari”: mi sembra una giusta riflessione sia per chi nasce con uno “svantaggio” che per le persone “normali” che si scontrano con sofferenze e problemi imprevisti e insospettati»

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“Summer Aut”: tra attività al mare e attività di orto sociale

Il progetto “Summer Aut”, promosso dalla Cooperativa Sociale campana Autismo e ABA e rivolto alle famiglie di bambini e ragazzi con autismo che ad essa fanno riferimento, si svilupperà per quattro domeniche tra attività al mare e attività di orto sociale, strutturandosi in base alle necessità di ogni singolo bambino/ragazzo e consentendo anche ai familiari di godersi la giornata di mare senza stress o ansie, dopo il pesante carico sopportato nei mesi della pandemia

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Il mondo sembra andare verso la “scuola di tutti per tutti”

«Un’inclusione di qualità deve riguardare tutti e non solo gli alunni e le alunne con disabilità»: è uno dei punti più qualificanti dell’importante Rapporto Globale su “Che cosa significa un’educazione inclusiva, equa e di qualità”, prodotto dall’IDA (International Disability Alliance), ideale base di lavoro sulla quale gli Stati dovranno impegnarsi nei prossimi anni, per rendere realmente inclusivo il proprio sistema educativo. E il documento registra anche una tendenza che va consolidandosi, ovvero l’allontanamento da modelli di istruzione speciali, verso “una scuola di tutti per tutti”

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Bene nella Riforma dello Sport gli atleti paralimpici dei Gruppi Militari

Soddisfazione è stata espressa dalla deputata Giusy Versace, nel registrare che all’interno della bozza di Testo Unico di Riforma dello Sport, presentata dal ministro dello Sport Vincenzo Spadafora, rientra il tema delle pari opportunità degli atleti con disabilità nei Gruppi Sportivi Militari e nei Corpi dello Stato. Tale istanza, infatti, è al centro di una Proposta di Legge presentata dalla stessa Versace, tramite la quale si chiede appunto di equiparare il trattamento degli atleti paralimpici in forza ai Gruppi Sportivi Militari e ai Corpi dello Stato a quello degli atleti “normodotati”

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L’importanza di un assistente all’autonomia e alla comunicazione

«A scuola – scrive Stella Di Domenico, rivolgendosi alla ministra dell’Istruzione Azzolina – la mia bambina con gravissima disabilità non verbale utilizza la CAA (Comunicazione Aumentativa Alternativa) e dovrebbe quindi essere costantemente seguita da un assistente all’autonomia e alla comunicazione, che ora, però, viene assegnato solo per dieci ore alla settimana. Per le ore restanti, dunque, a mia figlia viene letteralmente messo un bavaglio. È arrivato quindi il momento, anche in questo àmbito, di dare un segnale forte a famiglie già ricoperte di problemi e dolori inimmaginabili»

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