«Le famiglie di CasaOz vivono un’emergenza tutti i giorni e il lockdown è stato un ulteriore ostacolo nelle loro vite. Ci sembrava quindi importante riportare i bambini/e e i ragazzi/e a CasaOz, anche se con modalità diverse. Ecco perché l’idea del CampobaseOz: una scommessa e un’opportunità per provare a ricostruire una nuova “quotidianità che cura” dopo mesi di isolamento, sperimentando insieme un modo diverso di relazionarci in un luogo come CasaOz, che è stato pensato per essere vissuto».
A dirlo è Enrica Baricco, presidente della struttura torinese CasaOz, luogo in cui i bambini e bambine malati/e o con disabilità, e le loro famiglie, possono instaurare rapporti amicali e solidali, con l’aiuto di educatori e volontari.
Dopo mesi di sospensione delle attività diurne a causa dell’emergenza Covid-19, CasaOz ha dato dunque inizio alle attività estive, con il citato programma di attività CampobaseOz, «nome scelto – viene spiegato – per trasmettere l’idea di un luogo sicuro in cui sostare dopo un viaggio faticoso, come quello del lockdown, e da cui ripartire per continuare insieme un percorso fatto di relazioni, socialità, formazione e gioco».
Partito il 6 luglio scorso, il programma si protrarrà fino all’8 agosto, rivolgendosi a circa centocinquanta bambini/e e ragazzi/e che si alterneranno settimanalmente in piccoli gruppi, in modo tale da consentire modalità di svolgimento delle attività con il necessario distanziamento e le dovute precauzioni di sicurezza.
Le attività vengono svolte esclusivamente all’esterno della Casa, usufruendo degli spazi circostanti del Giardino Rodari richiesti e concessi dal Comune di Torino. I partecipanti possono accedere agli spazi interni solo per recarsi ai servizi igienici e seguendo percorsi segnalati obbligati. Inoltre, in caso di bisogno, sono stati previsti anche spazi adeguati all’isolamento. Per garantire infine la corretta applicazione delle disposizioni in materia di prevenzione, CasaOz si è dotata autonomamente della presenza di un Covid Manager, figura formata per supervisionare e indirizzare lo staff e i bambini/e al rispetto delle misure di sicurezza.
Al mattino vengono accolti quindici bambini/e di scuole elementari e medie (divisi in tre gruppi), che partecipano ad attività formative e giochi per imparare un nuovo modo di socializzare. Al pomeriggio, invece, vi sono cinque ragazzi/e delle scuole superiori, mentre altri venti sono collegati online da casa propria, lavorando insieme come una vera e propria redazione, per documentare e raccontare settimanalmente ciò che accade al CampobaseOz, anche grazie ai consigli di ospiti d’eccezione del mondo dello spettacolo, del giornalismo e dello sport invitati ogni lunedì pomeriggio: i primi due ospiti sono stati il regista e sceneggiatore Marco Ponti e Luciana Littizzetto. Ogni sabato, infine, vi sono attività a CasaOz e gite rivolte ai giovani della struttura poco più che maggiorenni.
Tra le proposte rivolte ai ragazzi/e delle scuole superiori rientra anche il laboratorio di Youtubing realizzato grazie alla collaborazione con il programma Dynamo Camp, che offre gratuitamente la partecipazione del proprio staff. Ciò consentirà ai partecipanti di imparare ad essere dei veri youtuber e a creare contenuti video adatti alla piattaforma social.
«Il laboratorio viene svolto in modalità online – spiegano da CasaOz -, direttamente dallo staff di Dynamo Camp, secondo il metodo di Terapia Ricreativa, volto allo svago e al divertimento, ma soprattutto a far riacquisire fiducia in se stessi e nelle proprie capacità». (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Andrea Palumbo (a.palumbo@casaoz.org).